Progetto internoweb
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Se dopo la 40^ settimana il bambino non nasce, il ginecologo farà il cosiddetto “monitoraggio”,<br />
cioè visiterà a distanza di pochi giorni la madre, per sorvegliare la vitalità<br />
del feto ed eventualmente “indurre” (cioè provocare) il parto.<br />
Il corretto incremento ponderale materno al parto è di 9-12 kg.<br />
Di questi:<br />
3-4 kg è il peso del bambino<br />
1-2 kg è il peso del liquido amniotico<br />
0.5 kg è il peso della placenta<br />
2-3 kg è il peso dell’utero a termine<br />
Il restante peso è dato dalla maggiore ritenzione idrica nei tessuti della madre e dall’incremento<br />
fisiologico di tessuto adiposo che la madre accumula nel seno, nelle natiche<br />
e nelle cosce per avere una riserva di energia per l’allattamento.<br />
Per restare entro il corretto incremento del peso non bisogna certo “mangiare per 2” o<br />
dare libero sfogo alle cosiddette “voglie”! Queste regole valevano fino a qualche decennio<br />
fa, quando le donne erano sottoalimentate a causa della miseria e solo la gravidanza<br />
poteva riconoscere loro il diritto (transitorio) di mangiare di più o di mangiare<br />
finalmente qualcosa di sfizioso.<br />
L’alimentazione in gravidanza è semmai soggetta a restrizioni.<br />
la gravidanza<br />
Le restrizioni scaturiscono innanzitutto dal rischio di contrarre infezioni o intossicazioni<br />
alimentari.<br />
Le restrizioni più tassative riguardano le donne con il test per la toxoplasmosi negativo.<br />
Il toxoplasma è un microbo (protozoo) che viene ospitato dall’intestino del gatto; il<br />
gatto dissemina il toxoplasma con le sue feci (nel terreno, sugli ortaggi, nella sua<br />
lettiera se è un gatto domestico). Se un animale a sangue caldo (un bovino, un suino)<br />
ingerisce il toxoplasma, questo si sviluppa poi nelle sue carni, che diventano un’altra<br />
fonte di infezione.<br />
La toxoplasmosi, se contratta in gravidanza, può causare aborto o malformazioni<br />
fetali. Le donne con il test per la toxoplasmosi negativo non hanno anticorpi che le<br />
proteggano dal toxoplasma e quindi sono a rischio di ammalarsi.<br />
Pertanto le donne gravide con il test per la toxoplasmosi negativo devono:<br />
● evitare il contatto con la lettiera del gatto o con oggetti potenzialmente<br />
contaminabili da feci di gatto<br />
● indossare guanti se toccano terriccio o eseguono lavori di giardinaggio<br />
o di agricoltura<br />
● lavare sempre le mani prima, durante e dopo la manipolazione dei cibi<br />
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