Progetto internoweb
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più deformabile e più a rischio di fratture.<br />
L’osso è tutt’altro che una impalcatura inerte. Fino alla menopausa, il 10% della massa<br />
ossea complessiva viene rinnovata ogni anno, cioè viene demolita e ricostruita. Questo<br />
continuo lavorio di rimaneggiamento è svolto da 2 tipi di cellule ossee che si controbilanciano:<br />
gli osteoclasti (demolitori) e gli osteoblasti (costruttori).<br />
Per il buon funzionamento degli osteoblasti occorrono vari fattori: la Calcitonina, la<br />
Vitamina D, la disponibilità di calcio e fosforo. Gli estrogeni sono attivi su tutti questi<br />
fattori; quando gli estrogeni calano, cala dunque l’attività costruttrice degli osteoblasti<br />
che non riescono più a bilanciare l’attività demolitrice degli osteoclasti.<br />
Le donne sottoposte a TOS hanno certamente una minor tendenza all’osteoporosi.<br />
Tuttavia la terapia dell’osteoporosi postmenopausale non si basa sulla TOS ma sull’impiego<br />
o di farmaci che rallentano gli osteoclasti (ad es. i bifosfonati) o di farmaci<br />
che stimolano gli osteoblasti (ad es. il raloxifene).<br />
Sarà il ginecologo a indicare qual è la terapia migliore.<br />
L’osteoporosi è una patologia insidiosa perché è asintomatica per molti anni. Solo<br />
in fase avanzata possono comparire riduzione della statura per incurvamento della<br />
colonna vertebrale, dolore osseo sotto carico, o addirittura fratture improvvise, senza<br />
traumi o in seguito a traumi minimi. Le fratture più frequenti colpiscono il femore:<br />
quasi sempre la donna cade perché il femore si è spontaneamente rotto e non viceversa!<br />
È pertanto consigliabile per tutte le donne prossime alla menopausa (e anche per i maschi<br />
sopra i 65 anni) sottoporsi alla MOC (Mineralometria Ossea Computerizzata).<br />
La MOC è un test indolore che, mediante l’impiego di una minima dose di raggi X,<br />
misura la densità dell’osso (comunemente viene scelto il femore).<br />
In base al risultato della MOC, si può stabilire se la densità ossea è normale, se c’è già<br />
osteoporosi, cioè una rarefazione grave dell’osso con conseguente rischio elevato di<br />
frattura o una situazione intermedia definita “osteopenia”.<br />
la menopausa<br />
L’arma migliore contro l’osteoporosi è comunque la prevenzione: il<br />
baluardo migliore è presentarsi alla menopausa con una buona<br />
massa scheletrica di partenza.<br />
Questa massa si costruisce prima dei 25 anni, età in cui raggiunge il massimo.<br />
Dai 25 anni inizia una lenta fisiologica riduzione che può essere accelerata da alcune<br />
situazioni patologiche (insufficienza renale cronica, terapie cortisoniche prolungate,<br />
ipertiroidismo) o da diete squilibrate o da amenorree prolungate (da anoressia, da sottopeso<br />
patologico).<br />
3 sono i fattori che aiutano a costruire massa scheletrica:<br />
● un’alimentazione ricca di calcio e vitamina D<br />
● l’esposizione al sole<br />
● l’esercizio fisico<br />
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