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Progetto internoweb

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che prevedono salti e atterraggi, il sollevamento pesi o comunque gli<br />

sports che sottopongono a sforzi fisici importanti. Ottimo il nuoto e i<br />

vari corsi di acquaticità per le gravide offerti dal commercio; ottime<br />

anche le discipline di rilassamento come lo yoga e quelle di stretching<br />

muscolare<br />

● i trattamenti per i capelli possono essere proseguiti per tutta la gravidanza:<br />

cautela particolare va posta solo a tinte e a permanenti aggressive<br />

nel 1° trimestre<br />

● le cure odontoiatriche si possono proseguire. Anzi: in gravidanza<br />

c’è un rischio maggiore di gengiviti e problemi dentali e quindi i controlli<br />

odontoiatrici e l’igiene orale devono essere ancora più scrupolosi.<br />

Anche l’eventuale anestesia locale è ammessa.<br />

IL PARTO<br />

Il parto è l’espulsione del prodotto del concepimento (cioè del feto,<br />

della placenta, delle membrane coriali, del funicolo e del liquido<br />

amniotico).<br />

È suddiviso in 4 fasi:<br />

● fase prodromica ● fase dilatante ● fase espulsiva ● secondamento<br />

La fase prodromica è caratterizzata dalla presenza di contrazioni sempre più regolari<br />

associate a dolore sovrapubico (di variabile entità) e, talora, dall’emissione del cosiddetto<br />

“tappo mucoso”(sostanza gelatinosa, spesso striata di sangue). Può durare qualche<br />

ora. Durante questa fase il collo dell’utero è ancora chiuso.<br />

Nella fase dilatante le contrazioni si presentano ogni 3-4 minuti e aumentano la loro<br />

durata (30-40 secondi) e l’intensità. Il dolore è più spesso localizzato in regione lombosacrale.<br />

La fase dilatante dura mediamente 4-5 ore nelle donne che non hanno mai<br />

partorito (nullipare) e meno di 2 ore nelle donne che hanno già partorito più volte<br />

(pluripare). Al termine della fase dilatante il collo uterino è completamente appianato<br />

e aperto: diventa un anello di circa 10 cm di diametro. Al termine della fase dilatante,<br />

si verifica spesso la cosiddetta “rottura delle acque”: si rompe il sacco amniotico ed<br />

esce parte del liquido amniotico.<br />

L’insieme della fase prodromica e della fase dilatante è definito travaglio.<br />

Nella fase espulsiva le contrazioni sospingono il feto a compiere le rotazioni necessarie<br />

per attraversare il cosiddetto “canale del parto” (cioè il collo uterino ormai appianato<br />

e la vagina). Le contrazioni sono potenziate dalla collaborazione attiva della madre<br />

che, quando la testa del bambino attraversa il collo uterino, sente lo stimolo a “spingere”.<br />

La durata è di circa 1 ora nelle nullipare, 20-30 minuti nelle pluripare.<br />

Il secondamento è l’espulsione della placenta, del cordone e delle membrane.<br />

Normalmente inizia entro 20 minuti dalla nascita e si completa entro 2 ore. Se tarda a<br />

iniziare oltre l’ora, si procede al cosiddetto secondamento manuale, cioè all’estrazione<br />

la gravidanza<br />

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