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Progetto internoweb

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Per lo stesso motivo il neonato deve essere attaccato al seno al più presto dopo il<br />

parto e bisogna evitare di ricorrere a elementi di disturbo come succhiotti o biberon<br />

di camomilla: questi possono disturbare l’avviamento del bambino alla corretta suzione<br />

dal capezzolo.<br />

I vantaggi sulla salute del bambino dell’allattamento al seno sono noti e molto divulgati.<br />

Ma l’allattamento al seno porta vantaggi di salute anche alla madre.<br />

La suzione provoca nella madre (oltre alla produzione di prolattina) anche la produzione<br />

di ossitocina. L’ossitocina stimola la contrazione dell’utero: aiuta quindi a prevenire<br />

le emorragie dopo il parto e rende più veloce il ritorno dell’utero alle sue condizioni<br />

di normalità.<br />

I valori elevati della prolattina favoriscono anche il ritardo della comparsa delle mestruazioni;<br />

quindi la madre ha più tempo per ricostruire le sue riserve di ferro.<br />

Allattare riduce il rischio futuro di tumore alle ovaie e alla mammella.<br />

L’allattamento induce nel cervello della madre la secrezione di molte molecole che<br />

generano sensazioni di benessere e la orientano positivamente verso la cura del<br />

bambino stabilendo un legame affettivo particolare. Nelle donne che allattano si riduce<br />

dell’80% l’insorgenza della depressione post-partum.<br />

Sono poche le controindicazioni mediche all’allattamento al seno:<br />

● malattie infettive trasmissibili attraverso il latte (tubercolosi, Hiv)<br />

● uso di farmaci particolari<br />

● abuso di alcol o droghe<br />

Contrariamente a quanto ritenuto in passato, l’allattamento non peggiora la miopia,<br />

né gli altri disturbi visivi: la riduzione dell’acutezza visiva che alcune donne hanno<br />

durante il puerperio è reversibile in poche settimane ed è legata soltanto ad un aumento<br />

della ritenzione idrica.<br />

Sono invece più frequenti le complicanze mediche dell’allattamento al seno:<br />

● ragadi del capezzolo<br />

la gravidanza<br />

● ingorgo mammario (occlusione dei canali attraverso cui defluisce il latte,<br />

con conseguente ristagno del latte e distensione dolorosa della mammella)<br />

● mastite (infiammazione della mammella dovuta a infezione batterica)<br />

Comunque, qualora l’allattamento al seno non sia possibile o debba essere interrotto,<br />

non è il caso di colpevolizzarsi o di entrare in ansia per il benessere del bambino. I<br />

latti artificiali del giorno d’oggi sono di eccellente qualità e sono maternizzati (cioè<br />

sanno mimare assai bene il latte di donna). Inoltre il legame affettivo con il bambino<br />

si costruisce tenacemente in mille modi diversi, anche se la funzione nutrice è svolta<br />

con il biberon!<br />

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