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Progetto internoweb

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e alcuni carcinomi del cavo orale, della laringe, dell’esofago, dell’ano. Questi tipi di<br />

HPV vengono definiti “ad alto rischio oncogeno”.<br />

In particolare, TUTTI i carcinomi del collo dell’utero sono causati da HPV!<br />

I virus HPV si contraggono tramite contatto diretto (sessuale, orale, cutaneo). Oltre il<br />

70% delle donne contrae un’infezione genitale da HPV nel corso della vita; la maggior<br />

parte di queste infezioni viene però debellata entro pochi mesi dal sistema immunitario.<br />

Se il virus HPV è di tipo “ad alto rischio oncogeno” e se la sua persistenza nella<br />

mucosa del collo dell’utero è lunga, nel corso degli anni si sviluppa il carcinoma del<br />

collo dell’utero.<br />

Le lesioni da HPV del collo dell’utero si possono riconoscere mediante il Pap-test, la<br />

colposcopia e tecniche (più recenti) di biologia molecolare.<br />

Come in molte infezioni virali la terapia dell’HPV è spesso problematica. In presenza<br />

dei Condilomi acuminati della vulva, del pene, del perineo (che sono tumoretti benigni),<br />

si può ricorrere al laser, all’elettrocoagulazione, alla crioterapia o all’applicazione di<br />

podofillina.<br />

In presenza invece di lesioni precancerose del collo dell’utero, normalmente si praticano<br />

la laserterapia o la crioterapia o la diatermocoagulazione o la conizzazione (cioè<br />

l’asportazione chirurgica del tessuto alterato, di solito un piccolo “cono” con la punta<br />

nel canale cervicale).<br />

In Italia, ogni anno 3.500 donne si ammalano di cancro del collo dell’utero e<br />

quasi la metà muore. Nel mondo, ogni anno 400.000 donne si ammalano e la<br />

metà muore.<br />

È pertanto importante che si diffonda la pratica della terapia vaccinica preventiva.<br />

Il 70% dei tumori del collo dell’utero è infatti sostenuto dai ceppi di HPV 16 e<br />

18; esiste in commercio un vaccino “bivalente” che previene l’infezione di questi<br />

2 ceppi.<br />

Esiste anche un vaccino quadrivalente attivo anche verso i ceppi 6 e 11 che sono responsabili<br />

della gran parte dei condilomi acuminati.<br />

Nessuno di questi vaccini è però in grado di contrastare o limitare i danni dell’infezione<br />

se questa è già in atto. Pertanto è fondamentale che la vaccinazione venga<br />

eseguita prima dell’inizio dell’attività sessuale. L’età consigliata per la vaccinazione,<br />

in Italia, è 12 anni.<br />

A 12 anni il vaccino è offerto dal Sistema Sanitario Pubblico ma non è obbligatorio.<br />

Secondo recenti studi, il virus HPV potrebbe essere coinvolto nell’insorgenza di molte<br />

altre malattie tra cui la Sclerosi Multipla e l’Artrite Reumatoide.<br />

Nei paesi occidentali, si sta studiando l’opportunità di offrire il vaccino anche ai<br />

maschi preadolescenti.<br />

le malattie sessualmente<br />

trasmissibili<br />

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