NUTSPAPER pitaya cocco
PITAYA: una delizia tutta da scoprire • COCCO: storia e peculiarità del frutto esotico per eccellenza • Simplesmente Frutas: da Godo di Russi al Rio Grande do Sul • Indice Glicemico: un importante alleato per il controllo del livello degli zuccheri nel sangue • Alterazione degli alimenti: l’imbrunimento, a cosa è dovuto e come gestirlo • IRI Andamento delle vendite nella grande distribuzione (a febbraio 2018) • Nei dintorni: mangiare e bere • Le ricette creative, interpretate da chef della scuola Artusiana: 8 piatti da gustare e collezionare.
PITAYA: una delizia tutta da scoprire • COCCO: storia e peculiarità del frutto esotico per eccellenza • Simplesmente Frutas: da Godo di Russi al Rio Grande do Sul • Indice Glicemico: un importante alleato per il controllo del livello degli zuccheri nel sangue • Alterazione degli alimenti: l’imbrunimento, a cosa è dovuto e come gestirlo • IRI Andamento delle vendite nella grande distribuzione (a febbraio 2018) • Nei dintorni: mangiare e bere • Le ricette creative, interpretate da chef della scuola Artusiana: 8 piatti da gustare e collezionare.
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numerosi piccoli semi neri commestibili e ricoperti da mucillagini,<br />
dal blando effetto lassativo e simili a quelli presenti nei kiwi in termini<br />
di aspetto. Questi semini contengono una grande quantità<br />
di olio con proprietà benefiche, dovute alla presenza significativa<br />
di vitamina E e acidi grassi essenziali.<br />
Con dimensioni che possono arrivare fino a 36 cm di lunghezza<br />
e 23 di larghezza, una forma a campana bianca o rosa e il profumo<br />
intenso, stami e stimmi lobati color crema, il fiore non solo è<br />
estremamente visibile ma anche facilmente riconoscibile.<br />
Questa pianta produce un frutto reso attraente dalla buccia, i<br />
cui colori possono variare dal rosa scuro al rosso porpora passando<br />
dal giallo, con la presenza o meno di sfumature sul verde<br />
nelle squame che ricoprono il frutto. Ha forma oblunga, dimensioni<br />
medio-grandi ed è simile ad un carciofo a causa della presenza<br />
di numerose squame di copertura.<br />
Non è un frutto climaterico, una volta distaccato dalla pianta non<br />
raggiunge la maturazione se non trattato con etilene esogeno,<br />
e può pesare fino a 900 g benché il peso medio sia compreso<br />
tra i 350 e i 450 g. La parte commestibile più apprezzata e comunemente<br />
utilizzata è la polpa, che costituisce il 70-80% del<br />
frutto maturo: deliziosa nel gusto, succosa e cremosa, con un<br />
sapore dolce che richiama la pera e il kiwi, è ricca di nutrienti<br />
come antiossidanti, acidi grassi polinsaturi, diverse vitamine del<br />
gruppo B, carotene, proteine e calcio. A seconda della varietà<br />
può essere bianca, rossa o magenta, ma sempre costellata da<br />
PAESI PRODUTTORI<br />
Dalle regioni di origine, la coltivazione del frutto del drago si è<br />
estesa alle aree dell’America tropicale e subtropicale, Asia, Australia<br />
e Medio Oriente. Attualmente è coltivato in almeno 22 Paesi<br />
tropicali, tra cui Australia, Cambogia, Cina, Colombia, Equador,<br />
Guatemala, Hawaii, Indonesia, Israele, Giappone, Laos, Malaysia,<br />
Messico, Nuova Zelanda, Nicaragua, Perù e nella parte meridionale<br />
degli Stati Uniti, ma i principali produttori sono Thailandia<br />
e Vietnam, grazie all’adozione di intelligenti politiche commerciali.<br />
In Vietnam la <strong>pitaya</strong> prospera grazie alle condizioni climatiche<br />
favorevoli, soprattutto nella parte meridionale del Delta del<br />
Mekong e nel sud-est del paese. La produzione si concentra<br />
principalmente nelle province meridionali di Binh Thuan, Long An,<br />
Tien Giang, Kien Giang, Binh Phuoc e Tay Ninh e si attesta a circa<br />
1,1 milioni di tonnellate l’anno. La superficie coltivata è in continua<br />
crescita ed espansione: dal 2008 al 2013 è aumentata da 12.000<br />
a 25.000 ettari e, recentemente, il paese ha dichiarato un ulteriore<br />
aumento a quasi 40.000 ettari. A maggio 2015 la coltivazione è<br />
stata estesa anche ad alcune province settentrionali del paese.<br />
Circa l’80-86% della produzione vietnamita è destinata all’esportazione,<br />
che si rivolge a più di 40 paesi e territori dislocati in tutto il<br />
mondo, coprendo oltre il 40% delle esportazioni totali del merca-<br />
Paese / Lingua<br />
Cinese<br />
Colombiano<br />
Inglese<br />
Francese<br />
Tedesco<br />
Hawaii<br />
Indonesiano<br />
Israele<br />
Messico<br />
Portoghese<br />
Porto Rico<br />
Vietnam<br />
Spagnolo<br />
Sri Lanka<br />
Svedese<br />
Nomi<br />
Zunlongguo<br />
Pitahaya roja/blanca, Flor de Calis, Pitajaya<br />
Strawberry Pear, Dragon fruit, Ret <strong>pitaya</strong>, Red pitahaya, Night Blooming Cereus, Belle of the<br />
Night, Conderella Plant, Queen of the night<br />
Belle de nuit, Cierge-lezard, Pithaya rouge, Pitaya, Poire de chardon<br />
Distelbrin, Echte stachelbrin<br />
Paniniokapunahou, Papipi pua, Punani o ka<br />
Buah naga<br />
Pitaya<br />
Junco, Flor de calis, Pitajava, Pithaya roja, Tasajo<br />
Cato-barse, Cardo-ananas<br />
Flor de calis, Pitajava, Pithaya roja<br />
Dragon fruit, Thanh long<br />
Chaca, Chak-wob, Flor del caliz. Junco tapatio, Pitahaya, Pithaya orejona, Tuna, Nopaò, Pitjaya,<br />
Reina de la noche, Zacamb<br />
Dragon fruit<br />
Distelbirn, Echtestachelbrin, Dachenfr skogskatus, Rud pitahaya<br />
N/18