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NUTSPAPER pitaya cocco

PITAYA: una delizia tutta da scoprire • COCCO: storia e peculiarità del frutto esotico per eccellenza • Simplesmente Frutas: da Godo di Russi al Rio Grande do Sul • Indice Glicemico: un importante alleato per il controllo del livello degli zuccheri nel sangue • Alterazione degli alimenti: l’imbrunimento, a cosa è dovuto e come gestirlo • IRI Andamento delle vendite nella grande distribuzione (a febbraio 2018) • Nei dintorni: mangiare e bere • Le ricette creative, interpretate da chef della scuola Artusiana: 8 piatti da gustare e collezionare.

PITAYA: una delizia tutta da scoprire • COCCO: storia e peculiarità del frutto esotico per eccellenza • Simplesmente Frutas: da Godo di Russi al Rio Grande do Sul • Indice Glicemico: un importante alleato per il controllo del livello degli zuccheri nel sangue • Alterazione degli alimenti: l’imbrunimento, a cosa è dovuto e come gestirlo • IRI Andamento delle vendite nella grande distribuzione (a febbraio 2018) • Nei dintorni: mangiare e bere • Le ricette creative, interpretate da chef della scuola Artusiana: 8 piatti da gustare e collezionare.

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particolare preparazione, diversamente dai suoli più pesanti. Il<br />

campionamento dei terreni, su cui eseguire delle analisi, è essenziale<br />

per poter apportare modifiche o correzioni a livello minerario.<br />

Picchettaggio<br />

La posizione di ogni albero è caratterizzata dal poter garantire il<br />

corretto ordine delle file. Durante lo scavo della buca si segna<br />

la posizione della pianta con due picchetti.<br />

Per la piantagione si procede come segue:<br />

• si scava un foro 100 x 100 x 100 cm (volume di 1000 litri);<br />

• si mescola il terreno fuori dal buco con 50 litri di concime,<br />

come il solfato di potassio o il fosfato tricalcico, e si riempie il<br />

buco con la miscela;<br />

• s’impianta la palma, che viene posizionata verticalmente, e poi<br />

si ricopre superficialmente con uno spesso strato di terreno di<br />

circa 5 cm, pestandolo delicatamente per ottenere un buon<br />

ancoraggio;<br />

• si annaffia ogni pianta con 30 litri d’acqua;<br />

• se c’è vento forte, le piante possono si possono sostenere in<br />

un primo momento con un paletto che ne guidi la crescita (e<br />

sarà stretto notevolmente).<br />

Lo studio preliminare della qualità (che prevede il frangivento, l’irrigazione,<br />

il drenaggio) e della quantità disponibile è essenziale.<br />

La “manutenzione” della terra<br />

Se la messa a terra delle palme da <strong>cocco</strong> è stata eseguita nelle<br />

correte condizioni, la “manutenzione” del terreno si riduce al minimo<br />

ma va comunque fatta regolarmente, in modo da ridurre i<br />

costi futuri. Questa fase prevede l’utilizzo di un diserbante che<br />

va ad offrire numerosi vantaggi tra cui l’eliminazione di erbacce,<br />

la limitazione degli insetti e la limitazione di un microclima umido<br />

che spesso causa danni.<br />

Si può prevedere anche l’utilizzo di erbicidi, per mantenere pulita<br />

l’area circostante alla palma, oltre che ad una pacciamatura per<br />

impedire l’essicamento del suolo e arricchire il terreno con sostanze<br />

organiche, anche se bisogna mettere in conto l’arrivo di<br />

termiti e piccoli roditori.<br />

Utilizzo di fertilizzanti (letame e minerali)<br />

Il letame può essere utilizzato in dosi comprese tra 50 kg e 100<br />

kg per albero ogni anno. In alternativa si possono utilizzare anche<br />

fertilizzanti minerali, su un’area circolare che va dai 0,5 m ai 2 m,<br />

approssimativamente intorno al tronco, a seconda dell’età delle<br />

piante, e superficialmente sepolti.<br />

L’utilizzo di fertilizzante organico presenta alcuni vantaggi rispetto<br />

alla concimazione chimica poiché coinvolge micro e macro<br />

elementi e migliora la struttura del terreno, la capacità di tenuta<br />

dell’umidità, le condizioni microbiologiche e la capacità di scambio<br />

cationico del suolo.<br />

I fertilizzanti utilizzati sono:<br />

Azoto: il suo utilizzo ha un effetto benefico sullo sviluppo delle<br />

giovani palme. In una prova con differenti fertilizzanti di azoto condotta<br />

su terreni sabbiosi, si è osservato che il nitrato di ammonio<br />

ha aumentato il peso delle palme e che il fogliame ne ha tratto beneficio.<br />

L’urea, al contrario, ha agito fortemente sullo sviluppo delle<br />

radici, ma non ha influito sulle foglie. L’utilizzo di azoto ha un effetto<br />

positivo sui fiori femminili, dalle infiorescenze ai frutti. In caso di<br />

carenza di azoto, dosi massicce di fertilizzanti azotati possono<br />

portare ad un rapido miglioramento del colore delle foglie e della<br />

capacità fotosintetica, dando risposte in un tempo inferiore rispetto<br />

ad altri elementi. Si è osservato che le reazioni ad altri elementi,<br />

se applicati senza l’utilizzo di azoto, sono piuttosto insignificanti.<br />

I fertilizzanti azotati devono essere applicati all’inizio della stagione<br />

delle piogge: si è constatato infatti che, in condizioni di forti<br />

precipitazioni, fino al 70% dell’azoto applicato può andar perso<br />

attraverso lisciviazione. In queste situazioni i fertilizzanti azotati a<br />

lento rilascio sono più efficienti rispetto ai concimi azotati semplici.<br />

Fosforo: sebbene il fosforo sia un nutriente indispensabile per<br />

il <strong>cocco</strong>, in ragione dei quantitativi estratti non è l’elemento più<br />

importante nella sua nutrizione. Non ci sono sintomi visivi caratteristici<br />

dovuti alla carenza di fosforo, si rileva semplicemente un<br />

rallentamento della crescita e un accorciamento delle fronde. Tuttavia<br />

possono verificarsi situazioni in cui i livelli nel suolo di fosforo<br />

sono troppo bassi per una produzione di <strong>cocco</strong> adeguata.<br />

Potassio: le cause di carenza di potassio sono essenzialmente<br />

pedologiche, come suoli che raramente contengono le grandi<br />

quantità richieste dal <strong>cocco</strong>. Solo sui terreni di origine vulcanica<br />

si rinviene un’elevata quantità di potassio intercambiabile e una<br />

necessità di correzione insignificante. Tuttavia, con il tempo tutti<br />

i terreni risulteranno carenti se non si provvede a un’applicazione<br />

di fertilizzanti. A fronte di terreni carenti di potassio, gli effetti<br />

dei concimi potassici sono notevoli in tutti i fattori di produzione,<br />

quali il numero di infiorescenze, il numero di grappoli, il numero<br />

di frutti per grappolo, la produzione totale dei frutti, ma si registra<br />

anche un’influenza positiva sulla crescita delle palme immature. I<br />

fertilizzanti a base di potassio devono essere applicati ogni anno.<br />

Il livello critico di potassio è di circa 0,8-1,0 % di sostanza secca<br />

per varietà alte.<br />

Cloro: il cloro è un elemento essenziale nella nutrizione del <strong>cocco</strong>.<br />

Carenze di questo elemento portano a una diminuzione del numero<br />

di frutti per albero. L’uso di sale marino come fertilizzante è<br />

stata una pratica comune per un lungo periodo di tempo in diversi<br />

paesi, come l’Indonesia, l’India e lo Sri Lanka, senza che nessuno<br />

sapesse del vantaggio di questo trattamento. Gli aumenti di<br />

rendimento potrebbero quindi essere attribuiti al cloro anziché al<br />

potassio. Si ha una chiara evidenza di effetti residui positivi sul<br />

rendimento di noci di <strong>cocco</strong> che crescono su un terreno argilloso<br />

con sottosuolo argilloso di fertilizzanti a base di cloro quali cloruro<br />

di potassio, cloruro di sodio o cloruro d’ammonio per 3-5 anni.<br />

N/41

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