NUTSPAPER pitaya cocco
PITAYA: una delizia tutta da scoprire • COCCO: storia e peculiarità del frutto esotico per eccellenza • Simplesmente Frutas: da Godo di Russi al Rio Grande do Sul • Indice Glicemico: un importante alleato per il controllo del livello degli zuccheri nel sangue • Alterazione degli alimenti: l’imbrunimento, a cosa è dovuto e come gestirlo • IRI Andamento delle vendite nella grande distribuzione (a febbraio 2018) • Nei dintorni: mangiare e bere • Le ricette creative, interpretate da chef della scuola Artusiana: 8 piatti da gustare e collezionare.
PITAYA: una delizia tutta da scoprire • COCCO: storia e peculiarità del frutto esotico per eccellenza • Simplesmente Frutas: da Godo di Russi al Rio Grande do Sul • Indice Glicemico: un importante alleato per il controllo del livello degli zuccheri nel sangue • Alterazione degli alimenti: l’imbrunimento, a cosa è dovuto e come gestirlo • IRI Andamento delle vendite nella grande distribuzione (a febbraio 2018) • Nei dintorni: mangiare e bere • Le ricette creative, interpretate da chef della scuola Artusiana: 8 piatti da gustare e collezionare.
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attività (come l’attività antiossidante totale) nella <strong>pitaya</strong> rispetto ai<br />
metodi di essiccazione che impiegano temperature più basse ma<br />
prolungate nel tempo. L’elevata temperatura dei tamburi durante<br />
l’essicazione contribuisce alla degradazione della pectina, che<br />
ostacolano il processo di estrazione, facilitando così il recupero<br />
di betacianine.<br />
Essiccazione a microonde (frutti solidi)<br />
Questa tipologia di essiccazione prevede che il calore venga generato<br />
direttamente all’interno dei frutti, grazie all’interazione con<br />
l’energia a radiofrequenza (915 e 2450 MHz).<br />
I vantaggi di questo metodo includono un riscaldamento penetrante<br />
e selettivo: grazie all’assorbimento delle radiazioni da parte<br />
dei componenti liquidi all’interno della frutta, non vi è influenza<br />
sull’esterno e, con la giusta selezione della potenza da impiegare,<br />
la quantità di materiale da essiccare e il tempo di asciugatura,<br />
l’essiccazione a microonde potrebbe far risparmiare fino al 50%<br />
del consumo energetico, con una buona resa di composto organico<br />
volatile rispetto all’essiccazione convenzionale. Nei processi<br />
industriali si possono operare differenti tipologie di essiccazione<br />
contemporaneamente a quella a microonde, come l’asciugatura<br />
ad aria calda a microonde, l’essiccazione sotto vuoto a microonde<br />
e la liofilizzazione a microonde. Questa modalità combinata può<br />
comportare un’asciugatura intermittente che migliora l’efficienza<br />
energetica, ad esempio nell’asciugatura con aria calda a microonde,<br />
poiché la macchina può essere accesa automaticamente<br />
quando la temperatura scende al di sotto di quella prestabilita.<br />
Liofilizzazione (frutti solidi)<br />
Per questo metodo è necessario un congelamento iniziale del<br />
frutto, poiché l’essicazione si verifica attraverso la sublimazione<br />
del ghiaccio in vapore acqueo. I vantaggi di questa tecnica includono<br />
la minimizzazione del restringimento e del movimento dei<br />
solidi solubili all’interno del frutto, ottenendo una struttura porosa<br />
che facilita una reidratazione veloce e garantisce una alta resa<br />
di composti volatili. Per contro, i costi sono elevati e i tempi di<br />
esercizio prolungati.<br />
Explosion puffing (frutti solidi)<br />
La polpa della <strong>pitaya</strong>, cremosa e con struttura cellulare, dopo<br />
l’essiccazione diventa appiccicosa e molto morbida. Considerate<br />
queste caratteristiche, il frutto può essere essiccato facendo<br />
ricorso alla tecnica di asciugatura con effetto “puffing” (sbuffo).<br />
Il metodo prevede una parziale essiccazione iniziale del frutto per<br />
ridurre il contenuto di umidità a un livello tale da evitare danni<br />
durante la repentina depressurizzazione, che avviene nella cosiddetta<br />
fase di “explosion puffing” (sbuffo esplosivo). L’effetto dello<br />
sbuffo crea porosità nel prodotto essiccato, con conseguente<br />
riduzione del tempo di asciugatura.<br />
In questo processo si riscalda esternamente una camera cilindrica<br />
rotante a pressione, mentre all’interno i pezzi di frutta vengono<br />
esposti a vapore ad alta pressione (600-800 kPa). Dopo il<br />
riscaldamento, l’umidità residua viene surriscaldata rispetto alla<br />
pressione atmosferica: durante la repentina depressurizzazione<br />
della camera alla pressione atmosferica, l’umidità all’interno si<br />
trasforma in vapore, fuoriesce provocando canali e fessure che<br />
conferiscono una struttura porosa.<br />
Disidratazione osmotica (frutti solidi)<br />
Questo metodo prevede di immergere la frutta da disidratare in<br />
una soluzione ipertonica, con una pressione osmotica più alta e<br />
un’attività dell’acqua più bassa. Questo provoca la presenza di<br />
una forza trainante, rimuove l’umidità della <strong>pitaya</strong> attraverso una<br />
membrana semipermeabile (parete cellulare naturale) con simultanea<br />
assunzione di soluto esterno.<br />
Agenti osmotici comuni sono soluzioni saline e zuccherine, il saccarosio<br />
è considerato uno dei migliori – specie quando la disidratazione<br />
osmotica deve essere impiegata prima dell’essiccazione.<br />
In questo modo è possibile ottenere circa il 50% di riduzione del<br />
peso fresco del frutto attraverso l’osmosi.<br />
La disidratazione osmotica è stata applicata come pretrattamento<br />
per l’essiccazione ad aria calda delle fette di <strong>pitaya</strong> gialla ed è<br />
stata riscontrata una riduzione del contenuto iniziale di umidità<br />
delle fette, con conseguente riduzione del tempo di asciugatura<br />
richiesto nell’essiccatore ad aria calda rispetto a quelli non soggetti<br />
a pretrattamento.<br />
Ciò potrebbe essere dovuto alla modifica della struttura interna<br />
delle fette di <strong>pitaya</strong> che influenza il meccanismo di trasporto di<br />
massa, migliorando quindi la diffusione dell’umidità verso l’esterno<br />
delle fette.<br />
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