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Occhio
critico
A cura di
Daniela Pronestì
Petra Dippold-Götz
La danza del segno tra gesto e colore
di Daniela Pronestì
Danzare sulla tela con il pennello allo stesso modo di
come farebbe una ballerina sul palcoscenico. Cercare
nel colore la stessa immediatezza comunicativa
di un’improvvisazione musicale. Trovare poi il modo di accordare
entrambi gli elementi, gesto e colore, per farli vibrare
e respirare insieme sulla superficie della tela. Sono questi i
tre passaggi all’origine dei dipinti di Petra Dippold-Götz, artista
di Norimberga formatasi acquisendo e reinterpretando la
poetica del segno espressa dal suo illustre concittadino Albrecht
Durer. Partendo da questa prima impronta, maturata
guardando alle opere del celebre pittore e incisore tedesco, e
procedendo attraverso illustri esempi della pittura informale
americana da Pollock a Kline, la produzione di Petra si è configurata
nel tempo come una riflessione sulla capacità del
segno di restituire, insieme alla pura vitalità del gesto da cui
questo viene generato, l’intensità di stati emozionali che l’atto
creativo porta alla luce, facendoli emergere da una profondità
interiore e di pensiero. Lo sviluppo coreografico del
tracciato gestuale, che alterna a stesure energiche e marcate
la leggerezza e l’eleganza di colature filiformi, trasforma il
Love & Passion (2022), acrilico su cartone, cm 40x50
supporto nel luogo di un evento che, pur avendo in sé qualcosa
di tangibile, concreto, vicino alla realtà delle cose, allude
alla presenza di una dimensione “altra”, di un contenuto
sottile, immateriale, nascosto che il segno cattura ed intrappola
all’interno di un linguaggio criptico. Al di là di ciò che il
gesto pittorico manifesta e dice di sé – e quindi dell’artista
Capriccio (2019) acrilico su cartone, cm 70x100
The Dolphins' Kiss (2019), acrilico su cartone, cm 70x100
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PETRA DIPPOLD-GÖTZ