Mauro Mari MarisTracciati dell’animawww.mauromaris.itmauromaris@yahoo.it+ 39 320 1750001
A cura diStefano MarucciRiflessionisulla fedeLa storia di Agar, donna e madre salvata da Diodi Stefano MarucciMaria Lorena Pinzauti Zalaffi, AgarL’opera di Maria Lorenza Pinzauti Zalaffi dedicata allastoria di Agar, ci permette di parlare di questa figurabiblica descritta nella Genesi. Nel libro si leggeche Sara, non riuscendo a dare un figlio al marito Abramo, glioffre la propria schiava, una straniera di nome Agar, con l’obiettivodi adottarne il figlio al momento del parto. Da questaunione nascerà Ismaele. Quando si accorge di essereincinta, Agar perde ogni rispetto per la sua padrona, che finiscecol maltrattarla. In seguito, anche Sara riesce a generareun figlio, Isacco, ma quando lo vede scherzare col fratellinoIsmaele, scoppia in lei una profonda rabbia, al punto cheAbramo è costretto ad allontanare Agar che, insieme al figlio,erra sconsolata nel deserto di Bersabea. Il racconto mettein luce due temi principali, il primo dei quali relativo a Sara,che non ha creduto alla promessa di Dio di darle un figlioe ha cercato di arrangiarsi con mezzi umani per procurarseneuno adottivo. Allo stesso tempo, Agar non accetta di essereconsiderata solo una madre per conto di altri e Ismaelenon accetta di non essere considerato il vero primogenito diAbramo. Deve intervenire l’angelo del Signore per allontanareAgar e simultaneamente assicurare la sorte di Ismaele edei suoi discendenti. Questa storia ci fa vedere l’attenzionedi Dio per gli individui che la mentalità corrente considera inferiori.Agar è donna, schiava e straniera; Sara e Abramo neparlano solo come “la schiava”, senza nemmeno riconoscerlela dignità di chiamarla per nome. Per Sara, Agar è solo lostrumento di una maternità surrogata, come previsto dalleconsuetudini semitiche codificate nel Codice di Hammurabi.Dio, invece, vede l’afflizione di Agar senza che lei abbia bisognodi esprimerla. Agar, inoltre, è la prima donna in tutta laBibbia alla quale compare l’angelo del Signore per annunciarlela maternità e il destino del figlio, di cui stabilisce anche ilnome (Ismaele significa proprio “Dio ascolta”). Maria LorenaPinzauti Zalaffi mettere in risalto gli aspetti di questa storiatramite l’abile uso dei colori che indicano a Sara la via da percorrere,ma anche lo stato d’animo legato a tutta la vicenda,alle sofferenze generate da situazioni ambigue e alla necessitàdi sopportarle. L’opera si riferisce in particolare al passaggiodella Genesi in cui si legge: «Abramo si alzò di buonmattino, prese il pane e un otre di acqua e li diede ad Agar, caricandolisulle sue spalle; le consegnò il fanciullo e la mandòvia. Essa se ne andò e si smarrì per il deserto di Bersabea».Da questo momento, il destino della discendenza di Abramosi compie proprio tramite Ismaele che, con i suoi dodici figli,darà vita alle dodici tribù di Israele, realizzando così la profeziasecondo cui Abramo sarebbe diventato “padre di una moltitudinedi nazioni”.LA STORIA DI AGAR73