Bilancio Consolidato - Benetton Group
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Note<br />
esplicative<br />
l’intera quota della partecipazione, la percentuale di patrimonio netto di competenza di terzi può essere valutata sia al fair value, sia<br />
utilizzando il metodo già previsto in precedenza dall’IFRS 3. Nella versione aggiornata del principio si prevede, inoltre, che tutti i costi<br />
connessi all’aggregazione aziendale siano imputati a conto economico e che si proceda a rilevare, alla data di acquisizione, le passività<br />
per pagamenti sottoposti a condizione. Nell’emendamento allo IAS 27, invece, lo IASB ha stabilito che eventuali modifiche nella quota<br />
di interessenza che non costituiscono una perdita di controllo devono avere contropartita a patrimonio netto. L’emendamento allo<br />
IAS 27 richiede inoltre che tutte le perdite attribuibili ai soci di minoranza siano allocate alla quota di patrimonio netto dei terzi, anche<br />
quando eccedono la loro quota di pertinenza del capitale della partecipata. Tale variazione è applicabile in modo prospettico dal 1°<br />
gennaio 2010. Alla data del presente bilancio, gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di<br />
omologazione necessario per l’applicazione del principio e dell’emendamento.<br />
- IFRS 5 - Attività non correnti destinate alla vendita e attività operative cessate: la modifica, che deve essere applicata dal 1° gennaio<br />
2010 in modo prospettico, stabilisce che se un’impresa è impegnata in un piano di cessione che comporti la perdita del controllo su una<br />
partecipata, tutte le attività e passività della controllata devono essere riclassificate tra le attività destinate alla vendita, anche se dopo la<br />
cessione l’impresa deterrà ancora una quota partecipativa minoritaria nella controllata.<br />
Criteri di valutazione. Il bilancio è stato redatto sulla base del principio del costo storico, fatta eccezione per la valutazione di taluni<br />
strumenti finanziari. Vengono di seguito esposti i criteri più rilevanti adottati dal Gruppo per la valutazione delle poste di bilancio:<br />
Ricavi. I ricavi derivano dalla gestione ordinaria dell’impresa e comprendono i ricavi delle vendite e delle prestazioni di servizi.<br />
I ricavi derivanti dalla vendita di prodotti, al netto di resi e sconti, sono rilevati quando l’impresa trasferisce i rischi e i vantaggi<br />
significativi connessi alla proprietà del bene e l’incasso del relativo credito è ragionevolmente certo. I ricavi derivanti dalle<br />
vendite dei negozi in gestione diretta sono rilevati quando il cliente effettua il pagamento. La politica del Gruppo in merito ai<br />
resi da clienti è alquanto restrittiva, in quanto gli stessi sono previsti solo in casi molto specifici (es. merce difettosa, ritardata<br />
spedizione). Al termine di ciascun esercizio il Gruppo provvede, in base al trend storico, a determinare l’ammontare complessivo<br />
dei resi previsti nell’esercizio successivo e relativi al fatturato dell’esercizio in corso. Tale importo viene portato in diminuzione<br />
dei ricavi dell’esercizio.<br />
I ricavi derivanti dalla prestazione di servizi sono contabilizzati con riferimento allo stato di completamento dell’operazione<br />
alla data del bilancio. I ricavi sono contabilizzati nell’esercizio in cui il servizio è reso, in base al metodo della percentuale di<br />
completamento. Qualora i risultati delle prestazioni non possano essere attendibilmente stimati, i ricavi sono rilevati solo nella<br />
misura in cui i costi relativi saranno recuperabili. La contabilizzazione dei ricavi con questo metodo permette di fornire adeguate<br />
informazioni circa l’attività prestata e i risultati economici ottenuti durante l’esercizio. Le royalty sono contabilizzate<br />
per competenza secondo la sostanza degli accordi contrattuali.<br />
Proventi finanziari. Gli interessi attivi sono contabilizzati in applicazione del principio della competenza temporale, su una base che<br />
tiene conto dell’effettivo rendimento dell’attività a cui si riferiscono.<br />
Dividendi. I dividendi da terzi sono contabilizzati quando matura il diritto degli Azionisti a ricevere il pagamento, a seguito della delibera<br />
assembleare della società partecipata.<br />
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