40-5091-24B IFU PAC-PACII.indd - Smiths Medical
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trovi nella posi zione desiderata.<br />
18. Se necessario, tunnellizzare il catetere dal sito d’introduzione fi no alla tasca della<br />
porta.<br />
Passare alla Preparazione della porta e del sito.<br />
B. Puntura percutanea – Metodo B (chirurghi)<br />
NOTA: Quando si usano sistemi pre-montati, preparare prima di tutto la tasca<br />
della porta, quindi tunnellizzare il catetere dalla tasca fi no al sito della venopuntura<br />
(vedi Preparazione della porta e del sito). Prima di inserire il catetere nella vena,<br />
determinarne la lunghezza necessaria e tagliarne l’estremità distale ad angolo<br />
retto.<br />
Questa tecnica prevede l’uso di un ago per introduttore calibro 18 (1,3 mm), un fi lo<br />
guida a J di 0,89 mm e un gruppo introduttore/guaina di 2,0 mm (6 Fr) che sono<br />
forniti con alcuni sistemi PORT-A-CATH® e PORT-A-CATH® II.<br />
1. Tenere il paziente in posizione supina e selezionare la vena appropriata per il<br />
posizionamento della porta e del catetere. Segnare il sito per la venopuntura.<br />
2. Preparare il sito di puntura adottando la tecnica asettica stan dard e anes te tizzare<br />
il sito d’introduzione del catetere nella vena.<br />
3. Pungere la pelle con un ago per introduttore calibro 18 (1,3 mm) sotto la<br />
clavicola, in corrispondenza della superfi cie laterale della giunzione del suo terzo<br />
mediale con il suo terzo mediano. Per accertarsi che l’ago sia nella vena succlavia,<br />
collegare una siringa e aspirare con cautela mentre si dirige l’ago verso un punto<br />
situato leggermente sopra e dietro l’incisura giugulare dello sterno.<br />
4. Rimuovere la siringa, se necessario, lasciando l’ago in situ.<br />
5. Fare scorrere il raddrizzatore del fi lo guida sopra un fi lo guida di 0,89 mm. Introdurre il<br />
fi lo guida attraverso l’ago e farlo avanzare nella vena abbastanza da poter verifi care<br />
che il percorso venoso sia aperto.<br />
6. Estrarre l’ago e il raddrizzatore del fi lo gui da ed eliminarli, lasciando il fi lo gui da<br />
in situ.<br />
7. Eseguire una piccola incisione sulla pelle in corrispondenza del sito d’introduzione<br />
nella vena per introdurre il gruppo dilatatore/guaina nella vena.<br />
8. Introdurre il gruppo dilatatore/guaina sopra il fi lo guida con un movimento<br />
rotatorio e farlo avanzare appena oltre il tessuto molle nella vena.<br />
9. Rimuovere il dilatatore e il fi lo gui da, lasciando la guaina in situ. (Figura 1:<br />
A. Comprimere, B. Tirare indietro, C. Guaina, D. Dilatatore). Per ridurre la<br />
possibilità che si verifi chi un’embolia gassosa, mettere un dito sulla guaina aperta<br />
fi nché il catetere non sia introdotto.<br />
10. Far avanzare l’estremità sfalsata del catetere (nei sistemi a doppio lume), o quella<br />
appuntita (nei cateteri in poliuretano) lentamente e a piccoli tratti attraverso la<br />
guaina fi no alla posizione desiderata.<br />
11. Nel caso dei sistemi posizionati nel braccio, muovere il braccio del paziente in<br />
posizioni diverse rispetto al corpo. Mediante fl uoro scopia, osservare l’eff etto di<br />
ogni movimento sulla posizione della punta del catetere. Se necessario, riposizionare<br />
il catetere in modo che la punta ritorni nella posizione desiderata.<br />
NOTA: fare attenzione durante il posizionamento della punta del catetere.<br />
Muovendo il braccio del paziente in cui è stato impiantato il sistema, la punta<br />
del catetere può spostarsi dalla posizione desiderata.<br />
12. Estrarre gradualmente la guaina dell’introdut tore dal vaso e, allo stesso tempo,<br />
se si usa una guaina separabile, tirare verso l’esterno le due linguette della guaina<br />
per staccarla dal catetere.<br />
AVVERTENZA: se non si estrae la guaina prima di separarla, si può lacerare la vena.<br />
13. Con i sistemi smontati, usando l’ago smusso e una siringa da 10 ml, o più grande,<br />
irrigare il catetere con 5 ml di soluzione di eparina (da 10 a 100 IU/ml).<br />
Con i sistemi premontati, penetrare il setto con un ago di accesso tipo Huber<br />
PORT-A-CATH® e irrigare il sistema con una siringa da 10 ml, o più grande,<br />
riempita con 5 ml di soluzione di eparina (da 10 a 100 IU/ml). Evitare con cura<br />
di maneggiare il raccordo catetere/porta perché il sistema potrebbe subire danni<br />
o il catetere potrebbe staccarsi dalla porta.<br />
14. Mediante fl uoroscopia o radiografi a, accertarsi che la punta dis tale del catetere si<br />
trovi nella posi zione desiderata.<br />
15. Con i sistemi smontati, tunnellizzare il catetere dal sito d’introduzione fi no alla<br />
tasca della porta.<br />
Passare alla Preparazione della porta e del sito.<br />
C. Incisione chirurgica per approccio vascolare<br />
Questa tecnica richiede un’incisione chirurgica e si serve di una lancetta per vene<br />
che viene fornita con alcuni sistemi PORT-A-CATH® e PORT-A-CATH® II.<br />
1. Eseguire l’incisione chirurgica e accedere alla vena seguendo la prassi stabilita.<br />
2. Inserire l’estremità appuntita della lancetta attra verso l’incisione e farla avanzare<br />
nella vena.<br />
3. Tenere ferma la lancetta. Fare passare il catetere sotto la lancetta e introdurlo nella<br />
vena (Figura 2: A. Lancetta per vene, B. Catetere, C. Vena).<br />
4. Rimuovere la lancetta.<br />
5. Far avanzare l’estremità sfalsata del catetere (nei sistemi a doppio lume), o quella<br />
appuntita (nei cateteri in poliuretano) lentamente e a piccoli tratti fi no alla posizione<br />
desiderata.<br />
6. In conformità ai procedimenti chirurgici standard e a discrezione del medico, un<br />
catetere venoso può essere suturato in situ, presso il sito della fl ebotomia. Quando<br />
si esegue la legatura, fare molta attenzione a non tagliare e a non occludere la<br />
vena o il catetere.<br />
7 Mediante fl uor os co pia o radiografi a, accertarsi che la punta distale del catetere<br />
sia nella posizione desiderata.<br />
8. Con i sistemi smontati, tunnellizzare il catetere dal sito della fl ebotomia fi no alla<br />
tasca della porta.<br />
Passare alla Preparazione della porta e del sito.<br />
D. Collocazione del catetere arterioso<br />
(Solo sistemi arteriosi)<br />
1. Adottando una tecnica chirurgica standard, isolare l’arteria destinata all’inserimento<br />
del catetere.<br />
2. Legare l’arteria distalmente rispetto al sito di inserimento del catetere previsto.<br />
3. Applicare una pinza vascolare sull’arteria prossimalmente rispetto al sito di<br />
inserimento del catetere previsto.<br />
4. Tagliare il catetere in modo da ottenere la lunghezza desiderata, accertandosi di<br />
lasciare sul catetere almeno un anello di sutura.<br />
5. Usando l’ago smusso e una siringa da 10 ml, o più grande, irrigare il catetere con<br />
soluzione di eparina (da 10 a 100 IU/ml) e clampare il catetere chiudendolo.<br />
6. Eseguire una piccola incisione dell’arteria tra la legatura distale e la pinza vascolare<br />
ed inserire il catetere. Accertarsi che l’anello di sutura sia stato fatto avanzare<br />
completamente all’interno dell’arteria e confermare tramite palpazione che la<br />
punta del catetere sia collocata nella posizione corretta.<br />
7. Bloccare il catetere nell’arteria apponendo una legatura permanente attorno<br />
all’arteria ed al catetere in una posizione prossimale rispetto all’anello di sutura.<br />
Quando si esegue la legatura, fare molta attenzione a non tagliare la arteria e a<br />
non tagliare od occludere il catetere.<br />
(Figura 3: A – Arteria epatica comune, B – Arteria gastroduodenale,<br />
C – Legatura distale, D – Punto di entrata del catetere, E – Legatura di blocco<br />
del catetere, F – Anello di sutura G – Arteria gastrica destra).<br />
8. Rimuovere la pinza vascolare.<br />
9. Tunnellizzare il catetere dal punto di inserimento alla tasca della porta.<br />
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