Download Le avventure di Pinocchio (full text - free - Isabella Pezzini
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PINOCCHIO NELLA BALENA 181<br />
ha vinto perché sposta l’anti-soggetto (forse un semplice<br />
attante opponente), verso il suo mondo valoriale, come<br />
avviene anche nel suo incontro con Mangiafoco, la cui<br />
trasformazione passionale si manifesta con un altro eccesso<br />
<strong>di</strong> vita, il suo “sonorosissimo starnuto” (ivi, cap. XI).<br />
Anche la balena-Pesce-cane, come si sa, starnutisce,<br />
quando <strong>Pinocchio</strong> e Geppetto stanno per riuscire nella<br />
loro prima fuga. È un moto intenso, puntuale, improvviso,<br />
che rispetto all’inghiottimento è una sorta <strong>di</strong> rima: <strong>Pinocchio</strong><br />
e Geppetto vengono infatti “rimbalzati all’in<strong>di</strong>etro” e<br />
devono ripartire. Ma an<strong>di</strong>amo con or<strong>di</strong>ne.<br />
1.2.1. Il pescatore verde<br />
Prima <strong>di</strong> arrivare a confrontarsi col fati<strong>di</strong>co Pesce-cane,<br />
<strong>Pinocchio</strong> incontra il “Pescatore verde”. Anche lui non<br />
riuscirà a riacciuffarlo a causa <strong>di</strong> un fasti<strong>di</strong>oso “nodo <strong>di</strong><br />
tosse” che lo frena nell’inseguimento: è un’altra figura <strong>di</strong><br />
passaggio verso il Pesce-cane, un nuovo inghiottimento<br />
mancato. Ecco la descrizione del racconto:<br />
un pescatore così brutto, ma tanto brutto che pareva un<br />
mostro marino. Invece <strong>di</strong> capelli aveva su la testa un cespuglio<br />
foltissimo <strong>di</strong> erba verde, verde era la pelle del suo corpo,<br />
verde gli occhi, verde la barba lunghissima che gli scendeva<br />
fin quaggiù. Pareva un grosso ramarro ritto su i pie<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>etro (Collo<strong>di</strong> 1883, cap. XXVIII, p. 147, corsivo nostro).<br />
Il Pescatore verde dunque è un essere umano, ma<br />
dall’aspetto dragonesco, a metà tra mostro marino e rettile<br />
anfibio, cioè qualcuno che sta ancora una volta sulla soglia<br />
tra il terrestre e l’acquatico. In questa occasione, <strong>Pinocchio</strong><br />
viene assimilato agli altri pesci pescati, buttati in “una<br />
conca senz’acqua” e infarinati: “triglie, naselli, muggini,<br />
sogliole, ragnotti, acciughe” (ib.). Il Pescatore verde scambia<br />
infatti <strong>Pinocchio</strong>, dapprima, per un “granchio <strong>di</strong><br />
mare”, poi, su sua pronta precisazione, lo chiama “pesce<br />
burattino”. Lo considera cioè un “pesce raro” (“un pesce<br />
che ha la fortuna <strong>di</strong> parlare e <strong>di</strong> ragionare come me”), al