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Download Le avventure di Pinocchio (full text - free - Isabella Pezzini

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62 LAURA BARCELLONA<br />

gli aiutanti, o sono piccoli – il Grillo e la lucciola –, o sono<br />

<strong>di</strong> una certa <strong>di</strong>mensione come il “grosso” pappagallo e la<br />

“grossa” lumaca, qualificazione che non ne sottolinea la<br />

potenza ma piuttosto la goffaggine. Anche dal punto <strong>di</strong><br />

vista della resistenza, aiutanti come, ad esempio, il Grillo<br />

(non ha l’agilità <strong>di</strong> schivare il colpo della scarpa del burattino,<br />

ha una vocina flebile) e la lumaca sono l’esatto<br />

contrario <strong>di</strong> <strong>Pinocchio</strong>.<br />

Questa opposizione, prossemica a livello della manifestazione,<br />

implica una duplice opposizione <strong>di</strong> altra natura a<br />

un livello più profondo: prima <strong>di</strong> tutto segnala l’appartenenza<br />

dell’aiutante a uno spazio specifico. L’aiutante, al<br />

contrario <strong>di</strong> <strong>Pinocchio</strong>, può permettersi <strong>di</strong> stare fermo<br />

perché si è appropriato <strong>di</strong> un luogo suo proprio.<br />

La seconda opposizione manifestata dalla stasi è <strong>di</strong><br />

natura cognitiva: <strong>di</strong>ce il proverbio che “chi va piano va<br />

sano e va lontano” o che “la calma è la virtù dei forti”. Il<br />

soggetto statico è il soggetto riflessivo, che non ha un<br />

rapporto schizzoide con il tempo, ma che <strong>di</strong>spiega il<br />

proprio movimento con lentezza e senza fretta. <strong>Pinocchio</strong> è<br />

invece il soggetto impulsivo, che fa tutto <strong>di</strong> corsa, senza<br />

riflettere. È significativo che le uniche volte che ve<strong>di</strong>amo<br />

<strong>Pinocchio</strong> stare fermo è perché vi viene costretto;<br />

2. alto vs basso: la superiorità <strong>di</strong> natura topologica<br />

dell’aiutante ne manifesta la superiorità cognitiva. Abbiamo<br />

detto che <strong>Pinocchio</strong> è un soggetto della scelta, che deve<br />

decidere tra due <strong>di</strong>versi programmi narrativi, il che equivale<br />

alla scelta tra due <strong>di</strong>versi oggetti <strong>di</strong> valore: <strong>Pinocchio</strong> è<br />

un soggetto che fino all’ultimo resta indeciso e che quin<strong>di</strong><br />

non sa cosa volere. Abbiamo visto invece che l’aiutante<br />

ricopre il ruolo <strong>di</strong> consigliere, e cioè <strong>di</strong> colui che sa cosa è<br />

meglio fare (e ha il compito <strong>di</strong> comunicarlo a colui che<br />

viene consigliato). La posizione <strong>di</strong> superiorità dell’aiutante<br />

manifesta questa lungimiranza: l’aiutante “vede oltre”, sa<br />

cosa accadrà al soggetto, sia che egli ascolti i suoi consigli,<br />

sia che non lo faccia. Al contrario, <strong>Pinocchio</strong> è sempre a<br />

terra, in basso: è tutto tranne che previdente; è un soggetto<br />

che vive nella contingenza:

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