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188 NICOLA DUSI<br />

ha una più imme<strong>di</strong>ata, dentuta e familiare ferocia; ma anche<br />

perché [teme] che balena fosse nome troppo raro, oltre che<br />

pacioso, per i suoi lettori, che ancora non conoscevano i molti<br />

racconti <strong>di</strong> caccia alle balene venuti <strong>di</strong> moda dopo (Tempesti<br />

1972, p. 118).<br />

Apriamo una breve parentesi su Moby Dick 9 . Il cap.<br />

XXXII del romanzo <strong>di</strong> Melville, intitolato Cetologia, fornisce<br />

abbondanti istruzioni per poter <strong>di</strong>re che il Pesce-cane <strong>di</strong><br />

Collo<strong>di</strong>, se si pensa anche alle prime illustrazioni fatte da<br />

Mazzanti e da Chiostri, potrebbe essere non un “Capodoglio”,<br />

bensì una “Balena Franca”, o meglio una “Balenottera”.<br />

Quest’ultima sembra avere una pinna a forma <strong>di</strong> triangolo<br />

che le spunta verticalmente in fondo al dorso, ma va<br />

detto che “i fanoni, la gobba, la pinna dorsale e i denti<br />

sono cose le cui peculiarità sono <strong>di</strong>sseminate a casaccio tra<br />

ogni genere <strong>di</strong> balena” (p. 133). Ricor<strong>di</strong>amo lo sforzo fatto<br />

dal romanzo <strong>di</strong> Melville per circoscrivere il problema della<br />

descrizione della balena, attraverso i capitoli LV-LVII, <strong>di</strong> cui<br />

basterà in<strong>di</strong>care il titolo: Delle figurazioni mostruose delle<br />

balene; Delle figurazioni meno erronee delle balene e delle<br />

vere pitture <strong>di</strong> scene <strong>di</strong> caccia; Delle Balene in pitture, in<br />

denti, in legno, in fogli <strong>di</strong> ferro, in pietra, in montagne e in<br />

stelle. Il narratore <strong>di</strong> Moby Dick giunge infatti alle sconsolate<br />

conclusioni del cap. LV riguardo all’impossibilità <strong>di</strong><br />

rappresentare esattamente una balena in un ritratto, che<br />

abbiamo riportato anche in exergo:<br />

E così non c’è al mondo maniera <strong>di</strong> scoprire a che cosa somigli<br />

veramente la balena. E il solo modo <strong>di</strong> avere almeno una<br />

qualche ragionevole idea del suo profilo vivo è <strong>di</strong> andare<br />

personalmente a caccia <strong>di</strong> balene (p. 247).<br />

Più avanti, nel cap. LXXXII, de<strong>di</strong>cato a L’onore e la gloria<br />

della baleniera, Melville ritrova come precursori del mestiere<br />

del “baleniere” niente meno che Perseo, San Giorgio,<br />

Ercole, Giona e Visnù 10 , e proprio a Giona de<strong>di</strong>ca il capitolo<br />

successivo (cap. LXXXIII) Giona storicamente considerato.<br />

Melville propone una interessante ipotesi su Giona: se alcu-

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