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Download Le avventure di Pinocchio (full text - free - Isabella Pezzini

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56 LAURA BARCELLONA<br />

3) ritrova lo spazio del secondo destinante = casa della Fata nel<br />

paese delle api industriose → 2) sperimenta lo spazio dell’antidestinante<br />

= Paese dei Balocchi + circo in cui troviamo il soggetto<br />

trasformato in asino → 1) ritorna allo spazio del destinante: pescecane<br />

+ casetta del vecchio.<br />

E ancora: nel primo macrospazio (1+2+3) <strong>Pinocchio</strong><br />

sembra aver definitivamente scelto/trovato il suo spazio:<br />

vuole tornare dalla Fata, ma qualcosa lo spinge ad andare<br />

altrove (trasvolata sul piccione). Allo stesso modo, ma<br />

inversamente, nel secondo macrospazio (3+2+1) <strong>Pinocchio</strong><br />

sembra aver trovato nel Paese dei Balocchi lo spazio a lui<br />

più confacente, ma <strong>di</strong> nuovo è costretto a lasciarlo. Nel<br />

momento in cui il volere <strong>di</strong> <strong>Pinocchio</strong> sembra conformarsi<br />

a quello del destinante/antidestinante, ecco che è costretto<br />

(da se stesso o da altri) ad andarsene.<br />

Il secondo macrospazio (3+2+1) può essere sud<strong>di</strong>viso<br />

in due ulteriori segmenti, sud<strong>di</strong>visione che qui anticipiamo<br />

soltanto:<br />

spazio del destinante + strada spazio del contrappasso<br />

+ spazio dell’antidestinante<br />

o spazio della colpa<br />

Nel momento della trasformazione il soggetto si rende<br />

conto che lo spazio dell’antidestinante sembra lo spazio<br />

della scelta, ma non lo è, e che, anche in quello, resta<br />

comunque sottoposto al volere altrui. In entrambi gli spazi<br />

(del destinante e dell’antidestinante) si verifica la sottomissione<br />

del soggetto a un volere esterno che egli deve fare<br />

proprio. Ma esiste una fondamentale <strong>di</strong>fferenza: mentre la<br />

coercizione dell’antidestinante porta alla schiavitù (<strong>Pinocchio</strong><br />

trasformato in asino si esibisce nel circo, l’ignoranza<br />

lo rende schiavo del volere altrui, comandato a bacchetta<br />

come un vero e proprio burattino; Lucignolo ad<strong>di</strong>rittura<br />

muore), quella operata dal destinante comporta libertà e<br />

autodeterminazione (cfr. par. 4.1.);

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