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Download Le avventure di Pinocchio (full text - free - Isabella Pezzini

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TRA UN PINOCCHIO E L’ALTRO 33<br />

14 È Fernando Tempesti (1972) che sviluppa questa interpretazione. Dal<br />

repertorio del teatro popolare deriverebbero espressioni e situazioni del<br />

racconto, molte fulminee soluzioni verbali “e, soprattutto, l’organizzazione<br />

dell’opera come una sequenza ininterrotta <strong>di</strong> scene che fanno da prologo<br />

preparatorio alla battuta finale” (Traversetti 1997, p. 135).<br />

15 Cfr. Pallottino 1988, pp. 171-174. Mazzanti, ingegnere fiorentino,<br />

aveva già lavorato come illustratore su testi <strong>di</strong> Carlo Lorenzini (Racconti delle<br />

fate, Minuzzolo, Viaggi per l’Italia <strong>di</strong> Giannettino). La sua lettura <strong>di</strong> <strong>Pinocchio</strong><br />

si <strong>di</strong>ce privilegi l’aspetto picaresco e favolistico, rispetto a un intento pedagogico,<br />

con uno sguardo sempre ironico, a volte comico-grottesco e caricaturale.<br />

“Il Mazzanti adotta il registro del racconto-azione, semplificando la scena<br />

e dando più risalto ai gesti che non ai personaggi; scegliendo <strong>di</strong> illustrare i<br />

momenti più concitati della narrazione e <strong>di</strong> creare, ove possibile, un rapporto<br />

<strong>di</strong>retto tra un’illustrazione e l’altra. Frequente è il ricorso alla silhouette: spesso<br />

il protagonista appare sullo sfondo della prima pagina, per essere poi<br />

riportato in primo piano nella vignetta successiva” (Collo<strong>di</strong> 1995, p. 7). Nella<br />

seconda e<strong>di</strong>zione in volume, del 1894, le sue illustrazioni vengono ritoccate e<br />

sostenute da Giuseppe Magni, con il quale firma le successive e<strong>di</strong>zioni, in cui<br />

le illustrazioni vanno via via aumentando (dalle 62 della I alle 83 della IV e V)<br />

(Castellani, Pollidori 1983, Appen<strong>di</strong>ce III). Fra i gran<strong>di</strong> illustratori <strong>di</strong> <strong>Pinocchio</strong><br />

vanno ricordati almeno Carlo Chiostri (1901) e Attilio Mussino (1911).<br />

La ristampa del 1921 fu invece illustrata da Sergio Tofano. Su Mazzanti e altri<br />

illustratori <strong>di</strong> <strong>Pinocchio</strong> cfr. anche Faeti 1972.<br />

16 La definizione <strong>di</strong> illustrazione come <strong>di</strong> “immagine che converta visivamente<br />

un’espressione verbale” è <strong>di</strong> Panofsky, come ricorda Calabrese (2000)<br />

in un saggio de<strong>di</strong>cato all’“equivalenza imperfetta” della traduzione intersemiotica.<br />

17 Ad esempio nel saggio “Il sapere e il credere: un solo universo cognitivo”,<br />

in Greimas 1983, pp. 111-128.

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