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,<br />
quale il risorto Monumento darà vita e splendore, con i suoi vas<strong>ti</strong> e<br />
moderni negozi, con i suoi ampi posteggi.<br />
Gli schizzi che qui presento, basa<strong>ti</strong> sui rilievi del Lugli, del Muiioz,<br />
del Gat<strong>ti</strong>, hanno solo il compito di dimostrare come la soluzione<br />
sia possibile, pur lasciando ben visibile e intatto il monumento an<strong>ti</strong>co:<br />
il progetto di realizzazione - qualora la proposta venisse approvata<br />
- dovrà scaturire da un grande concorso da bandirsi tra gli Architet<strong>ti</strong><br />
romani o italiani, per il quale occorrerà predisporre accura<strong>ti</strong> e precisi<br />
rilievi di piante e sezioni.<br />
(disegni del/' autore j<br />
Q O [) (]) GIQ)mmlll<br />
MARCELLo PIACENTINI<br />
p~OSP[rTO SU VI~ ~IPrTJA o 401"1'I<br />
~ <<br />
\<br />
"<br />
III<br />
1<br />
IL PALAZZO DI DOMENICa DELLA ROVERE<br />
I N BORGO<br />
lJ)i fronte al palazzo, costruito da Bramante per il cardinale di<br />
Corneto, là dov'era l'an<strong>ti</strong>ca piazza Scossacavalli, sorge una modesta<br />
casa a due piani, dall'aspetto squallido, per secolare abbandono, dove,<br />
solamente' a chi sappia vedere con molta attenzione, si rivelano, nella<br />
inquadratura delle finestre, modeste caratteris<strong>ti</strong>che, comuni a quasi<br />
tut<strong>ti</strong> gli edifici civili del Quattrocento romano. A chi poi si affacci<br />
sullo sterrato, che, dopo le recen<strong>ti</strong> demolizioni, è rimasto a sinistra<br />
del disadorno edificio, si palesa nelle grandi e magnifiche finestre a<br />
croce, rivali di quelle del Palazzo di Venezia, tutta la sua nobiltà.<br />
Nobile edificio fu esso infat<strong>ti</strong> e magnificato e lodato da mol<strong>ti</strong><br />
scrittori, poi diviso fra diversi padroni, trascurato e martoriato tanto<br />
da essere ridotto in così miserabile stato da non consen<strong>ti</strong>re più ritardi<br />
a chi voglia salvarlo.<br />
Domenico della Rovere, cardinale di San Clemente, lo costruì,<br />
sulla seconda metà del Quattrocento e di lui, sulle finestre, si leg-<br />
gono infat<strong>ti</strong> il nome: Dominicus de Ruvere Cardinalis S. Clemen<strong>ti</strong>s<br />
e la divisa Soli Deo.<br />
Domenico della Rovere, nipote di papa Sisto IV, fu dallo ZIO<br />
creato cardinale del <strong>ti</strong>tolo di San Clemente, nel febbraio del 1418,<br />
dopo la morte di suo fratello Cristoforo, anch'esso cardinale. Non<br />
saggio nè dotto, come scrisse un suo contemporaneo, beneficiò di<br />
quella munificenza che il pontefice savonese riversava, con tanta lar-<br />
ghezza, sui suoi numerosi paren<strong>ti</strong> e fu vescovo di Montefiascone,<br />
nunzio presso la corte di Savoia, prefetto di Castel Sant'Angelo e<br />
poi vescovo di Tarantasia e di Torino, dove era nato dal ramo dei<br />
Della Rovere, signori di Vinovo, Cinciano e Villalba. Morì ai 23 di<br />
aprile dell'anno 1501 ed il suo nome è legato alla costruzione dei<br />
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