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Sotto la stessa data l'istanza è girata al Sig. Dep.to di set<strong>ti</strong>mana<br />
« con le facoltà quante volte cos<strong>ti</strong> del permesso dell'E.mo Vicario,<br />
G. Marco».<br />
E sotto, « a dì 19 febbraio 1827: Costando del permesso dell'E.mo<br />
Vicario, si accorda gra<strong>ti</strong>s la richiesta permissione», a firma del P.e<br />
Piccolomini Dep.<br />
Dentro questa istanza è un documento da cui risulta il permesso<br />
condizionato del Tribunale del Vicariato di Roma e distretto del se-<br />
guente tenore:<br />
ccQualora il Poeta estemporaneo Sig. Cav. Tommaso Sgricci (ce-<br />
lebre improvvisatore n~n di componimen<strong>ti</strong> poe<strong>ti</strong>ci d'occasione, ma<br />
di tragedie) non voglia o non possa profittare del permesso già rila-<br />
sciatogli di dare accademia nel Teatro Argen<strong>ti</strong>na la sera di venerdì<br />
23 corrente, si annuisce al/'istanza del sig. Niccola Paganini Professore<br />
di violino di dare nel/a medesima sera e locale accademia di mu-<br />
sica vocale e strumentale col/e seguen<strong>ti</strong> condizioni, cioè l° Che oltre<br />
una stabile e decente decorazione niun ves<strong>ti</strong>ario o cambiamento tea-<br />
trale, nè alcun altro spettacolo o diver<strong>ti</strong>mento di qualunque specie<br />
abbia luogo. 2° Che le parole di tut<strong>ti</strong> i pezzi della musica vocale siano<br />
state prima rivedute e approvate dal revisore deputato per l'Autorità<br />
ecclesias<strong>ti</strong>ca. 3° Che si assegni a questo Tribunale un palco prossimo<br />
a quello dell'E,'c.ma Deputa'zione dei pubblici spettacoli per l'ispezione<br />
di sua circostanza. 4" Che sia provveduto bastantemente che<br />
nel Teatro o per relazione immediata di tale accademia non accadano<br />
scandali o inconvenien<strong>ti</strong> di sorta alcuna e tutto proceda colla dovuta<br />
decenza, modes<strong>ti</strong>a e sicurezza e tutto ciò sotto pena di nullità del<br />
presente permesso ed altre corporali e pecuniarie secondo la con<strong>ti</strong>ngenza<br />
dei casi ad arbitrio di questo- Tribunale, cui si riserva la facoltà<br />
di procedere anche di officio per disquisizione, e conosciuta la<br />
sola verità del fatto nel modo più sommario.<br />
Dal Vicariato, questo dì ventuno febbraio 18ven<strong>ti</strong>sette».<br />
Paganini pagò una tassa di scudi uno e B. 60.<br />
Non si può non rimanere perplessi alla lettura di un simile docu-<br />
mento e alle precauzioni ritenute""necessarie per una adunanza offerta<br />
a celebrazione di una grande arte. Ma a ben considerare, doveva<br />
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).,<br />
essere tutto un formalismo tradizionalis<strong>ti</strong>co, residuo di tempi lontani,<br />
non rispondente più a necessità alcuna di difesa, specialmente per<br />
certe esigenze di moralità.<br />
Vien voglia di pensare che bisognava soltanto salvar le apparenze.<br />
Altra analoga istanza con permesso condizionato egualmente per<br />
nuova accademia al palazzo Sinibaldi in, Via Torre Argen<strong>ti</strong>na è pur<br />
conservata nelle posizioni riguardan<strong>ti</strong> il Paganini.<br />
In quell'anno 1827 la Deputazione dei pubblici spettacoli era formata<br />
dal Marchese Giuseppe Origo, da Francesco Bernini, da L. Santacroce,<br />
da C. Bonelli e da A. duca di Fiano.<br />
L'Origo era molto legato al Paganini che lo ricorda in alcune<br />
sue lettere all'amico Germi di Genova.<br />
In una del 27 marzo 1825 si accenna all'onorificenza pon<strong>ti</strong>ficia,<br />
cui il Paganini aspirava e per ottenere la quale presentò una supplica<br />
al Sommo Pontefice, supplica finora sconosciuta, che qui si pubblica<br />
per la prima volta.<br />
Scrive dunque il violinista al .Germi: ccoccupa<strong>ti</strong> per un affare<br />
che mi preme mol<strong>ti</strong>ssimo; e per dar<strong>ti</strong> un'idea della mia preghiera,<br />
sappi che Sua Eminenza il Cardinale Segretario di Stato (era Giulio<br />
Maria della Somaglia) uomo di 84 anni, avendo inteso il mio violino<br />
in un'Accademia che diedi in casa del Marchese Giuseppe Origo,<br />
confessòdi non aver in vita sua passatouna tanto deliziosa sèrata; è<br />
disposto di farmi tenere una decorazione di Sua San<strong>ti</strong>tà; fu sorpreso<br />
dalla chiacchiera che io abbia imparato a suonare il violino nelle catene.<br />
Or dunque, tu mi devi favorire coll'abilitare S. E. il nostm<br />
Sig. Governatore (governava il Ducato di Genova Ettore Veuilliot<br />
marchese di Yenne) a farmi un cer<strong>ti</strong>ficato che smen<strong>ti</strong>sca suddetta in-<br />
venzione, e consta<strong>ti</strong> la mia nascita civile ed onorata affinchè ne ottenga<br />
il tutto, È vero che una tale decorazione non è poi gran cosa;<br />
ma fuori d'Italia è molto accreditata».<br />
Lo pregava poi di far presto e di inviare il documento all'Origo<br />
per la consegna.<br />
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O che il Germi trovasse strana la richiesta per l'assurdità della<br />
malevola no<strong>ti</strong>zia per distruggere la quale l'aveva formulata, o che<br />
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fosse lunga la procedura per ottenere la carta, certo è che, a novembre<br />
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