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Storie e testimonianze dal carcere - Calomelano

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effetti. Lì non si dimentica mai.<br />

L’anno del <strong>carcere</strong> preventivo l’ho speso in una cella " singola " , di 4<br />

metri per 2.5, con una finestra posta a filo del soffitto, alto 4<br />

metri, con il WC e il lavabo a mezzo metro <strong>dal</strong> letto, senza<br />

neppure una tenda per " coprirlo " , senza corrente elettrica, a parte<br />

un neon che rimaneva acceso 16 ore su 24 anche d’estate, con una<br />

radiolina a batterie che io, tra le poche fortunate, ho potuto<br />

comprarmi, senza acqua calda (alle docce si accedeva in sei persone<br />

per volta, tutti i giorni <strong>dal</strong>le 17.00 alle 19.00, tranne sabato,<br />

domenica e festivi), dove si rimaneva aperti, almeno nel mio<br />

braccio, <strong>dal</strong>le 17.00 alle 20.45, più mezz’ora a pranzo per accedere<br />

alla mensa. Non esistono sbarre sulle porte, ma solo blindi<br />

completamente chiusi, con uno spioncino di modo che gli agenti<br />

possano guardare all’interno senza essere visti e che, nella maggior<br />

parte dei casi, veniva " oscurato " <strong>dal</strong>le detenute. Con questo tipo di<br />

" porta " quando si è chiusi, e cioè quasi sempre, si è completamente<br />

isolati.<br />

Ci era concessa un’ora d’aria al giorno<br />

Il cibo era scarso e pressoché immangiabile, e per questo, durante i<br />

primi tre mesi, ho perso 16 kg. Ho imparato a sopravvivere<br />

acquistando dolci e cioccolata e cucinando ogni tanto qualche<br />

pastasciutta al pomodoro nel cucinino con due piastre che avevamo<br />

nel corridoio, fuori <strong>dal</strong>la cella. La posta, sia in entrata che in<br />

uscita, passava per l’Ufficio del Procuratore, veniva tradotta e<br />

letta, e per questo impiegava anche un mese per giungere a<br />

destinazione. Per comprendere però la vera essenza del sistema<br />

bavarese, devo parlare del <strong>carcere</strong> definitivo di Aichach, <strong>carcere</strong><br />

dove sono stata un anno e mezzo. Aichach è un <strong>carcere</strong> femminile<br />

che ospita circa 450 donne, la maggioranza con pene definitive,<br />

più, circa, un centinaio di uomini con condanne al di sotto di due<br />

anni. È una struttura dei primi anni del ‘<br />

900, dove, però, la

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