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Storie e testimonianze dal carcere - Calomelano

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Ma come? gli dico, vengo a chiedere aiuto per evitare di essere<br />

nuovamente coinvolto in affari loschi e voi mi chiedete di<br />

riprendere la vita di prima?<br />

Non capisco proprio la vostra logica (se può essere una logica). Ma<br />

no ! mi dice, solo per poco tempo, neanche un anno, e poi … una<br />

mano lava l’altra.<br />

Sì, però solo le mie mani hanno provato le manette ai polsi, anche<br />

quando mi hanno portato al funerale di mia madre. Volete<br />

togliermi quel poco di dignità che sono riuscito a conservare?<br />

" Tutti uguali i delinquenti !" , così mi ha detto. Lì per lì stavo per<br />

saltargli addosso, ma mi sono trattenuto. Sono uscito sbattendo la<br />

porta, mi arrangerò da solo, mi sono detto.<br />

Così sono andato al dormitorio pubblico. M’hanno dato un posto<br />

letto, solo per una settimana però, e un pieghevole con indicati<br />

indirizzi e numeri di telefono di associazioni benefiche ed enti<br />

assistenziali.<br />

Meglio non lasciare la sacca, mi dice il custode, sai … Ed io mi<br />

chiedo il perché dobbiamo sempre fregarci tra poveracci. Dopo<br />

aver preso un caffè al distributore automatico esco per andare<br />

all’ente comunale d’assistenza come mi ha consigliato un ospite del<br />

dormitorio.<br />

Si trova <strong>dal</strong>l’altra parte della città, ma decido per una passeggiata a<br />

piedi, voglio rendermi conto di quante cose sono cambiate durante<br />

la mia assenza. Tra un moto di stupore ed un altro, arrivo a<br />

destinazione. In attesa ci sono pochi uomini e tante donne con<br />

bambini che giocano su un corridoio sul quale si affacciano gli<br />

uffici.<br />

Siedo aspettando il mio turno che arriva dopo un paio d’ore<br />

d’attesa. Busso, entro e saluto, c’è un’impiegata che mi dice di<br />

accomodarmi. Siedo e le spiego la situazione nella quale mi trovo.<br />

Non batte ciglio, chissà quanti ex detenuti si sono seduti su quella

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