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Storie e testimonianze dal carcere - Calomelano

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giornali, in Albania sarebbero puniti dagli altri scafisti, anche<br />

perché la loro attività ne verrebbe danneggiata.<br />

La prima volta che mi affidarono un gommone, sentivo molto la<br />

responsabilità che era caduta sulle mie spalle. Nelle mie mani c’era<br />

la vita di trenta persone, le loro vite e la mia dipendevano <strong>dal</strong>le<br />

decisioni che prendevo io. Un errore nell’affrontare un’onda<br />

avrebbe significato la fine. Purtroppo nel febbraio del ‘ 96 accadde<br />

proprio questo…<br />

Partimmo da Valona, il mare era calmo e le previsioni buone.<br />

Eravamo in trentatre sul gommone.<br />

Uscimmo <strong>dal</strong>la baia di Valona e il mare cambiò improvvisamente,<br />

ci ritrovammo tra onde alte ed un forte vento di tramontana<br />

veramente cattivo: pensavamo che superato quel tratto critico il<br />

mare sarebbe tornato navigabile, ma purtroppo non fu così Dopo<br />

alcune miglia decidemmo di tornare indietro, le onde superavano i<br />

quattro metri ed il vento era molto teso, proseguire era una pazzia.<br />

Cercai di impostare la virata ma nella manovra un’onda ci<br />

sommerse completamente, grazie aDio nessuno cadde in mare, con<br />

quelle condizioni atmosferiche avrebbe significato la morte<br />

sicuramente. A quel punto detti massima potenza ai motori, di<br />

modo che la prua del gommone si alzò facendo defluire da dietro<br />

l’acqua imbarcata.<br />

Puntai la prua verso la costa riuscendo a percorrere oltre venti<br />

miglia in quelle condizioni Finalmente si iniziarono ad intravedere<br />

le luci della costa, accolte da un urlo di sollievo da parte di tutti<br />

noi eravamo in salvo o almeno lo credevamo.<br />

Ma il mare non ci dava tregua.<br />

Un’onda più grossa delle altre si abbatte sui motori bloccandoli.<br />

era successo ciò che di peggio poteva capitarci in quelle condizioni,<br />

l’onda aveva rotto i serbatoi della benzina. La prima cosa che<br />

pensai è che stavamo tutti per morire.

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