2012 | 2014 - Ospedale Pediatrico Bambino Gesù

More documents

Recommendations

Info

piano strategico 2012 | 2014 16 2. Scenari • l’AIDS che in Europa orientale sta aumentando, a differenza del resto dell’Europa dove è in diminuzione; • le difficoltà di accesso all’acqua potabile e/o le epidemie derivanti dalla contaminazione dell’acqua; • gli infortuni e i ferimenti accidentali di bambini e adolescenti 17 ; • il sovrappeso e l’obesità, a causa dell’errata alimentazione e degli scarsi livelli di attività fisica18 ; • le infezioni respiratorie causate da fumo, inquinamento, esposizione ai prodotti gassosi derivanti dalla combustione di carburanti solidi19 . Dal punto di vista economico, quest’area presenta una situazione diversa rispetto al resto dell’Unione Europea, in quanto area emergente che gli analisti definiscono, pur con le dovute cautele, una “buy opportunity”. L’economia è trainata dai consumi, grazie alla maggiore percentuale di risparmio che l’Est europeo riesce ad ottenere sugli stipendi rispetto al resto dell’Europa o agli USA. Anche il tasso di indebitamento delle famiglie è di gran lunga inferiore: i russi registrano un 17% di indebitamento, contro picchi dell’80% in Europa e del 130% negli USA. B) Bacino del Mediterraneo Il Bacino del Mediterraneo è caratterizzato da una forte disomogeneità nella disponibilità di risorse sul territorio, in termini di strutture ospedaliere e personale sanitario20 . Dato esemplificativo è l’indice di mortalità fino a 5 anni, che varia dal 7‰ dei Paesi industrializzati all’89‰ dei Paesi in via di sviluppo. Dal punto di vista economico, la ricchezza prodotta è concentrata in tre Paesi (Turchia, Israele ed Egitto) che da soli generano circa il 60% del PIL totale. La crescita e la progressiva industrializzazione dei Paesi più ricchi dell’area Mediterranea21 è stata sostenuta dalla crescente apertura verso gli scambi internazionali, dal boom petrolifero che ha favorito i produttori della regione (Algeria, Egitto, Libia e Siria) e dai flussi turistici. Le patologie più rilevanti in età pediatrica sono: • esiti di patologie neonatali; • diarree gravi 17 Cadute, ustioni, affogamenti e avvelenamenti sono responsabili della morte di oltre 75 mila bambini e adolescenti ogni anno. 18 Il 50% dei maschi e il 60% delle femmine undicenni sono fisicamente inattivi e la percentuale sale sensibilmente tra i quindicenni con il 65% dei ragazzi e l’80% delle ragazze che non esercitano alcuna attività fisica. 19 Fonte: Salute infantile e ambiente in Europa - Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute. 20 A nord del bacino del Mediterraneo si contano 5 posti letto ospedalieri per 1000 abitanti e 316 medici ogni 100.000 abitanti. A sud del Mediterraneo vi è un posto letto ospedaliero per 1000 abitanti e 134 medici per 100.000 abitanti. 21 Turchia, Egitto, Israele, Malta, Tunisia, Giordania, Israele, Algeria, Libia, Siria e Marocco.
• patologie di tipo infettivo (morbillo, pertosse, difterite, malaria, tubercolosi, poliomielite, infezioni da HIV, epatiti B e C, tetano e parassitosi); • infezioni respiratorie gravi; • patologie legate all’ereditarietà (es. emoglobinopatie); • incidenti; • obesità, diabete e ipertensione, diffuse nei Paesi più ricchi e industrializzati. 80.000 - 249.999 Sri Lanka, Bangladesh, Repubblica di Macedonia, Egitto, Ecuador, Perù, Tunisia, Polonia, India, Moldova, Filippine, Ucraina, Repubblica Popolare Cinese 250.000 - 500.000 Marocco, Albania 900.000 + Romania 2. Scenari La posizione centrale e strategica del presidio di Taormina, sede del Centro Cardiologico Pediatrico del Mediterraneo, offre un’opportunità in più per creare una rete internazionale con i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, dove il bacino di utenza, pari a circa 120 milioni di bambini sotto i 18 anni, rappresenta una domanda significativa alla quale poter offrire risposte in termini di salute e, contestualmente, dalla quale ricevere una casistica importante per alimentare le attività di ricerca. 2.2 Quadro nazionale L’incremento della popolazione italiana nel triennio 2009-2011, pari allo 0,8%, è dovuto essenzialmente a due fenomeni: • il progressivo affermarsi della presenza straniera legata ai nuovi arrivi, in prevalenza soggetti in età giovanile, origine di nuovi nuclei familiari, spesso in situazioni di grande precarietà economica, sociale e in molti casi psicologica; • la crescente acquisizione della cittadinanza italiana 22 da parte di stranieri residenti. Figura 1 | stranieri residenti in Italia al 1° gennaio 2011 per Paese di origine (primi 16 Paesi) 23 22 La popolazione residente in Italia, in età 0-17 anni, al 1° gennaio 2011, costituiva il 16,9% della popolazione, quella straniera il 22%. I dati delle statistiche ufficiali basate sulla residenza sono tuttavia sottostimati non comprendendo i numerosi stranieri che dimorano in modo non ufficiale sul territorio nazionale (la Charitas indica la presenza di 500.000/700.000 immigrati irregolari presenti in Italia). 23 Fonte: ISTAT piano strategico 2012 | 2014 17
Page 3 and 4: Istituto di Ricovero e Cura a Carat
Page 5 and 6: L’ organizzazione ideale è come
Page 7 and 8: piano strategico 2012 | 2014 5
Page 9 and 10: 1. Analisi e valutazione del Piano
Page 13 and 14: Tabella 4 | confronti internazional
Page 17: 2. Scenari 2.1 Quadro internazional
Page 21 and 22: fasce di età, con maggiore inciden
Page 23 and 24: • riduzione dell’offerta ospeda
Page 25 and 26: 2. Scenari 3 le patologie legate al
Page 27 and 28: 2. Scenari riuscire a trovare osped
Page 29 and 30: 2. Scenari o meno complesse, che in
Page 31 and 32: 2. Scenari fattore produttivo stand
Page 33 and 34: 2. Scenari Per quanto riguarda l’
Page 35 and 36: 3. Vision Nel mantenere ferma la pr
Page 37 and 38: Figura 3 | rappresentazione grafica
Page 39 and 40: 4. Motori del cambiamento 4.1 Cultu
Page 41 and 42: 4. Motori del cambiamento i laborat
Page 43 and 44: 4. Motori del cambiamento • la pr
Page 45 and 46: 5. Obiettivi strategici 5.1 Consoli
Page 47 and 48: 5.1.1.2 Malattie rare 5. Obiettivi
Page 49 and 50: 5. Obiettivi strategici Il sensibil
Page 51 and 52: 1 l’obesità e i disturbi dell’
Page 53 and 54: 5. Obiettivi strategici Lo scambio
Page 55 and 56: 5.2 Integrazione 5. Obiettivi strat
Page 57 and 58: 5. Obiettivi strategici Il “dover
Page 59 and 60: 5.2.1.3 Nuovi percorsi di formazion
Page 61 and 62: 5. Obiettivi strategici efficienza,
Page 63 and 64: Figura 6 | modello Hub&Spoke dell
Page 65 and 66: 5. Obiettivi strategici e comunque
Page 67 and 68: 5. Obiettivi strategici • asili n
Page 69 and 70:
6. Politiche e strumenti gestionali
Page 71 and 72:
• le risorse umane; • i sistemi
Page 73 and 74:
Page 75 and 76:
Page 77 and 78:
Page 79 and 80:
Page 81 and 82:
Tabella 7 | piano triennale delle f
Page 83 and 84:
6.2 Qualità e sicurezza 6. Politic
Page 85 and 86:
Page 87 and 88:
7. Attuazione e monitoraggio del Pi
Page 89 and 90:
Tabella 9 | quadro degli indicatori
Page 92:
Ospedale Pediatrico Bambino Gesù,
show all

2012 | 2014 - Ospedale Pediatrico Bambino Gesù

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

Delete template?

Save as template?