2012 | 2014 - Ospedale Pediatrico Bambino Gesù
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piano strategico <strong>2012</strong> | <strong>2014</strong><br />
52<br />
5. Obiettivi strategici<br />
• porre le basi per una vita da adulto il più autonoma possibile e fondata su<br />
un piano assistenziale e riabilitativo chiaro e ben esplicitato;<br />
• offrire supporto alla famiglia.<br />
Per il conseguimento di questi fini è necessario dedicare un’area attrezzata per<br />
le specificità assistenziali di questi pazienti, dotata di percorsi e spazi idonei,<br />
e individuare una figura di patient manager con funzioni di coordinamento tra<br />
le diverse professionalità, che rappresenti il riferimento per il bambino, la<br />
famiglia e i servizi territoriali.<br />
5.1.3.5 Hospice pediatrico<br />
Il numero di minori eleggibili alle cure palliative è in incremento, paradossalmente,<br />
a causa dei progressi della medicina e della tecnologia che consentono una<br />
maggiore sopravvivenza dei neonati, bambini e adolescenti portatori di malattie<br />
un tempo incurabili e letali.<br />
La migliore assistenza per questi pazienti è di tipo domiciliare, per non<br />
stravolgere le abitudini di vita del bambino e cercare di mantenerlo il più<br />
possibile all’interno del proprio contesto familiare. La modalità organizzativa<br />
per l’approccio terapeutico, come meglio evidenziato al paragrafo 5.2.4.1, è<br />
l’organizzazione di una rete comprendente anche risposte residenziali, laddove<br />
il decorso del paziente lo richieda.<br />
L’<strong>Ospedale</strong>, oltre a candidarsi come Centro di riferimento di tale rete per<br />
la Regione Lazio, intende completare l’offerta attraverso la costruzione di<br />
una struttura dedicata all’hospice pediatrico, da utilizzare quando non ci sia<br />
alternativa alla domiciliarizzazione.<br />
L’hospice è pensato come una struttura di elevata complessità assistenziale,<br />
con spazi adeguati e la possibilità di relazioni sociali che facciano sentire al<br />
bambino il meno possibile la condizione di malattia e lo riportino ad uno stato di<br />
“normalità”, compatibilmente con le sue condizioni psico-fisiche. Diversamente<br />
dalla concezione comune che si ha dell’hospice, associato esclusivamente<br />
all’ultimo luogo di cura in cui il paziente “va a morire”, il progetto di hospice<br />
pediatrico dell’<strong>Ospedale</strong> <strong>Bambino</strong> <strong>Gesù</strong> è la struttura di riferimento a livello<br />
clinico, formativo e di ricerca, della rete di cure palliative pediatriche, in cui il<br />
bambino viene accolto anche per brevi periodi, quando la gestione domiciliare<br />
diventa troppo complessa; ha, inoltre, uno scopo formativo e di supporto per<br />
le famiglie che vengono seguite e, se possibile, rese autonome nella gestione<br />
domiciliare del paziente.