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2012 | 2014 - Ospedale Pediatrico Bambino Gesù

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5.1.1.2 Malattie rare<br />

5. Obiettivi strategici<br />

Le malattie rare costituiscono una delle priorità nel Programma di Azione<br />

Comunitaria in materia di Sanità Pubblica 2007-2013. Grazie alla rete europea<br />

esistente è possibile la circolazione delle informazioni e delle metodologie di<br />

cura, estremamente importante in un ambito, quale quello delle malattie rare,<br />

in cui le conoscenze sono ancora limitate e frammentate territorialmente.<br />

All’interno dell’<strong>Ospedale</strong> le malattie rare costituiscono un ambito di lunga<br />

tradizione e di forte rilevanza scientifica.<br />

Per dare omogeneità alla loro gestione e garantire equità di trattamento, oltre<br />

alla predisposizione dei Piani nazionali entro il 2013 richiesti dalle Istituzioni<br />

Europee, è necessario individuare Centri di competenza nelle malattie rare, che<br />

siano punti di riferimento nazionali ed internazionali per tali patologie.<br />

Nel triennio <strong>2012</strong>-<strong>2014</strong> l’<strong>Ospedale</strong> intende candidarsi al ruolo di Centro di<br />

competenza per l’Italia nell’ambito delle malattie rare. Possiede, infatti, tutti<br />

i requisiti necessari per poter essere riconosciuto come tale, dall’esperienza<br />

ventennale sulla loro diagnosi e gestione, all’elevata competenza, garantita<br />

da un collaudato approccio multidisciplinare e documentata con pubblicazioni<br />

scientifiche, riconoscimenti, attività didattica e di formazione. In particolare:<br />

• adeguata capacità di diagnosi, presa in carico dei pazienti e follow-up;<br />

• volume di attività significativo, rispetto alla prevalenza delle malattie;<br />

• capacità di fornire pareri qualificati, di mettere in atto linee-guida di buona<br />

pratica clinica ed effettuare controlli di qualità;<br />

• documentato approccio multidisciplinare;<br />

• elevata competenza ed esperienza documentata con pubblicazioni scientifiche,<br />

riconoscimenti, attività didattica e di formazione;<br />

• significativo contributo alla ricerca;<br />

• stretta interazione con altri centri esperti, capacità di operare in rete a livello<br />

nazionale e internazionale.<br />

Settori specifici su cui sarà avviata una sperimentazione nel prossimo triennio<br />

riguardano la continuità delle cure, intesa come gestione della transizione<br />

del paziente pediatrico verso l’età adulta; ambulatori dedicati per specifiche<br />

patologie o gruppi di patologie (es. Sindrome di Williams, Neurofibromatosi,<br />

Sindrome di DiGeorge, Sindrome di Noonan e patologie correlate, etc.); l’adozione<br />

e il monitoraggio dell’applicazione di linee guida internazionalmente condivise<br />

per la presa in carico di specifiche patologie rare; l’ulteriore implementazione<br />

dell’approccio multi specialistico al paziente raro; l’attività di consulenza via web<br />

nell’ambito delle reti europee (Dyscerne) e nazionali (RDR).<br />

piano strategico <strong>2012</strong> | <strong>2014</strong><br />

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