2012 | 2014 - Ospedale Pediatrico Bambino Gesù
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piano strategico <strong>2012</strong> | <strong>2014</strong><br />
58<br />
5. Obiettivi strategici<br />
tra l’<strong>Ospedale</strong> e AdnKronos permetterà di veicolare i contenuti sviluppati dal<br />
Bambin <strong>Gesù</strong> sulla piattaforma e-learning di AdnKronos, associando l’alto valore<br />
tecnico-scientifico delle tematiche con l’affidabilità e l’innovazione tecnologica<br />
di una piattaforma multimediale in grado di erogare formazione ECM su un<br />
canale televisivo dedicato.<br />
Il focus degli eventi formativi sarà sulle tematiche ritenute di maggior interesse<br />
per le aziende e per le istituzioni (es. sicurezza sui luoghi di lavoro, corso per<br />
Responsabili della prevenzione e protezione, D. Lgs. 81/2008, etc.).<br />
5.2.2 Attività internazionale<br />
Attualmente l’<strong>Ospedale</strong> ha rapporti di cooperazione con 14 Paesi, situati in<br />
Africa, in Europa orientale, ex Unione Sovietica, Centro e Sud America e Sud-Est<br />
asiatico e gestisce interamente un presidio sanitario in Cambogia (Takeo), una<br />
scuola di specializzazione in pediatria in Tanzania (Mwanza) e un progetto di<br />
Training of Trainers in Neonatologia ad Haiti (in accordo con la ONG Fondazione<br />
Rava). Sono, inoltre, attive collaborazioni continuative in ambito clinico e di<br />
formazione con ospedali locali in Tanzania (Itigi) e in Vietnam (Hanoi) e una<br />
collaborazione nella gestione di un laboratorio per le analisi HIV in Tanzania<br />
(Dodoma).<br />
A livello internazionale l’obiettivo di integrazione si declina in due modalità:<br />
• attività di cooperazione, gemellaggi e interventi nelle emergenze;<br />
• attività sanitaria per i Paesi del Mediterraneo.<br />
5.2.2.1 Cooperazione, gemellaggi, emergenze<br />
A) Cooperazione<br />
Attraverso l’attività di cooperazione internazionale, l’<strong>Ospedale</strong> intende offrire<br />
particolare attenzione ai bambini dei Paesi in via di sviluppo bisognosi di cure<br />
altamente specializzate, che non possono trovare risposte nei loro luoghi di<br />
origine, contribuendo a garantire, attraverso la formazione, il training e l’attività<br />
sanitaria in loco, un’assistenza di qualità anche a quelli che vivono nei Paesi più<br />
poveri, promuovendo il coordinamento e l’integrazione tra strutture sanitarie<br />
internazionali per favorire il trasferimento di conoscenze e creando occasioni<br />
di training on the job.<br />
La cooperazione si attua attraverso la gestione di presidi sanitari (Takeo) e<br />
progetti di formazione per il personale medico ed infermieristico ad ampio<br />
respiro (Mwanza) o focalizzati su un settore clinico (Haiti).<br />
Nel corso del triennio potranno essere proposti nuovi progetti di cooperazione<br />
che saranno valutati tenendo conto dei seguenti fattori: fattibilità, sostenibilità,