VALUTAZIONE AUDIOLOGICA NELLE SINDROMI CRANIO-FACCIALI
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- atresia del meato uditivo esterno (anche se è utile precisare che stenosi/atresia del meato<br />
uditivo esterno senza microtia/anotia sono rare: delezione 18q, trisomia 18, ecc);<br />
- otoematoma (frequente nei bambini atresici);<br />
- presenza di cerume ostruente;<br />
- otite esterna, foruncolosi;<br />
- corpi estranei nel CUE;<br />
- osteomi/esostosi.<br />
6. la membrana timpanica e l’orecchio medio<br />
E’ di grande importanza la valutazione dell’integrità della membrana timpanica (MT),<br />
poiché situazioni come la modifica del colore o della trasparenza della stessa, o come la<br />
presenza di versamento nell’orecchio medio, possono aggravare una concomitante ipoacusia<br />
neurosensoriale.<br />
2.4.3 Esami funzionali<br />
Lo studio della funzionalità uditiva ha una grandissima importanza nell’indagine clinica del<br />
bambino con ipoacusia. Si basa sull’utilizzo di più metodiche:<br />
1) Audiometria tonale liminare<br />
Le ipoacusie che si possono riscontrare nelle patologie malformative, sia di origine<br />
sindromica sia isolate, si presentano con un’ampia variabilità di grado e tipo.<br />
Il primo momento di indagine audiologica è il rilevamento della soglia uditiva per via aerea<br />
(VA) ossia il rilevamento mediante cuffia del minimo valore di intensità (in dB) per ogni<br />
frequenza-test, al quale è sensibile l’orecchio esaminato. Identificata la soglia per VA, si<br />
passa alla ricerca di soglia per via ossea (VO). Questa è rappresentata dal minimo valore di<br />
intensità udibile da parte di un soggetto applicando la vibrazione sonora direttamente sulla<br />
superficie esterna della mastoide nel lato in esame, attraverso l’uso di un apposito vibratore<br />
sostenuto da un archetto metallico.<br />
A questo punto osservando le due soglie, nel caso di ipoacusia, è possibile avere: