VALUTAZIONE AUDIOLOGICA NELLE SINDROMI CRANIO-FACCIALI
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sordità; in primo luogo dovrà distinguere fra forme sindromiche e non sindromiche, per<br />
potere così fornire una consulenza appropriata e in un secondo momento dovrà poi cercare<br />
di determinare il tipo di trasmissione per potere così calcolare il rischio preciso in caso di<br />
un parto successivo.<br />
La valutazione di un paziente con deficit uditivo associato a malformazioni cranio-<br />
facciali è complessa e spesso richiede l’interazione fra varie specialità mediche.<br />
L’audiologo/otorinolaringoiatra, che spesso valuta il paziente per primo per una sospetta<br />
ipoacusia, può aver bisogno di una consulenza da parte di un genetista clinico, per una<br />
valutazione dismorfologica complessiva del paziente; quest’ultimo a sua volta potrà<br />
richiedere in caso di forme sindromiche, a seconda della patologia associata all’ipoacusia,<br />
la consulenza di un dermatologo, di un oculista, di un neurologo, di un nefrologo, di un<br />
endocrinologo, di un neuroradiologo, ecc.<br />
Una volta effettuate le indagini audiologiche e otologiche appropriate e aver inquadrato<br />
l’ipoacusia, nei casi in cui è possibile si valuta la soluzione protesica più indicata al<br />
paziente, al tipo di ipoacusia e alla situazione malformativa.<br />
Le protesi acustiche esistenti possono essere così suddivise:<br />
le protesi digitali e analogiche per via aerea.<br />
l’archetto e il BAHA che sfruttano la conduzione ossea.<br />
l’impianto cocleare che stimola elettricamente le fibre del nervo acustico.<br />
Le protesi acustiche convenzionali, siano digitali o analogiche presuppongono una<br />
forma anatomica dell’orecchio esterno e medio sufficentemente conservata per motivi<br />
funzionali e una sordità sia neurosensoriale che trasmissiva fino a medio-grave.<br />
Se la malformazione dell’orecchio è tale da precludere l’utilizzo di amplificazione per<br />
via aerea, sia per motivi legati alla conformazione, sia perchè tale conformazione favorisce<br />
l’instaurarsi di fenomeni infettivi, e la sordità è di tipo trasmissivo (con la via ossea ben<br />
conservata) ci si indirizza su ausili che sfruttino appunto la conduzione ossea, come gli<br />
archetti o l’impianto di un BAHA. L’ indicazione per l’impiego del BAHA è il rilievo di<br />
un’ipoacusia trasmissiva con una soglia per via ossea determinata con toni puri per le