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VALUTAZIONE AUDIOLOGICA NELLE SINDROMI CRANIO-FACCIALI

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possibile identificare una ipoacusia nell’85-90% dei casi (Widdershoven J .1983) ; di questa<br />

percentuale la maggior parte è di tipo misto (50%), o trasmissivo (30%), mentre un’ipoacusia<br />

neurosensoriale si riscontra più difficilmente (20%). L’età d’insorgenza della sordità è<br />

variabile: và infatti dalla prima infanzia all’adolescenza (Cremers, 1981); variabile è anche<br />

l’evoluzione del deficit, che può rimanere stabile nel tempo oppure più raramente può<br />

evolvere andando a peggiorare il quadro uditivo.<br />

Infine la lettera “R”, sta ad indicare il deficit renale che può essere unilaterale o bilaterale e<br />

di entità variabile, presentandosi come displasia, ipoplasia fino a completa agenesia renale,<br />

rene policistico, reflusso vescico-ureterale ed ostruzione della giunzione uretero-pelvica<br />

(Martini A, 1987).<br />

Dal punto di vista funzionale un piccola percentuale di soggetti presenta alterata capacità di<br />

concentrazione dell’urina e proteinuria, oppure riduzione della clearance della creatinina e<br />

della filtrazione glomerulare (Hilding DA, 1977).<br />

La patogenesi delle anomalie caratteristiche della sindrome di BOR risiede in una ridotta<br />

espressione del gene EYA 1 a livello dei tessuti colpiti e conseguentemente in una ridotta<br />

quantità della proteina da esso codificata che quindi gioca un ruolo fondamentale nello<br />

sviluppo degli archi branchiali, dell’orecchio e dei reni; livelli variabili di espressione del<br />

gene sono alla base della variabilità d’espressione e della penetranza incompleta. Le<br />

malformazioni dell’orecchio esterno e medio originano da un anomalo processo di<br />

differenziazione e sviluppo del I e II arco branchiale. In particolare, la microtia e le fistole<br />

preauricolari sembrano derivare da un fusione incompleta dei bottoni mesodermici che<br />

originano dagli archi branchiali, la displasia e la fissità della platina della staffa sono il<br />

risultato di una alterata differenziazione della capsula otica oppure di una separazione<br />

incompleta della lamina stapediale e l’eventuale concomitante paralisi del nervo faciale può<br />

essere spiegata con il fatto che tale nervo cranico appartiene al II arco branchiale. L’ipoacusia<br />

neurosensoriale non è in relazione alle alterazioni dello sviluppo degli archi branchiali, ma<br />

può essere fatta risalire ad un anomalo sviluppo della cresta neurale con interruzione della<br />

migrazione dei melanociti verso la stria vascolare dell’orecchio interno. Le anomalie renali<br />

descritte sembrano derivare da un alterata interazione tra calice ureterale e la massa<br />

mesenchimale nefrogenica come conseguenza di una alterazione dei processi di migrazione

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