VALUTAZIONE AUDIOLOGICA NELLE SINDROMI CRANIO-FACCIALI
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massa centrale, quando il I dito è libero la falange distale risulta più grande che di norma e di<br />
forma trapezoidale; le porzioni prossimali del IV e V metacarpo sono spesso fuse; in tutti i<br />
pazienti si verifica una calcificazione e una fusione progressiva delle ossa di mani e piedi e<br />
delle vertebre cervicali (Cohen MM Jr, 1990). É frequentemente presente un ritardo mentale<br />
(Kreiborg S. 1977) .<br />
La diagnosi differenziale va posta nei confronti della sindrome di Crouzon, della<br />
sindrome di Pfeiffer e della sindrome di Seatre-Chotzen.<br />
3.5.2 SINDROME DI CROUZON<br />
Conosciuta anche come disostosi craniofacciale. Rappresenta una forma di<br />
craniosinostosi.<br />
É causata da una mutazione nel gene FGFR2 localizzato nella regione 10q23. Nella<br />
maggior parte dei casi è stata descritta una modalità di trasmissione autosomica dominante ad<br />
espressività variabile tuttavia sono descritti numerosi casi di nuove mutazioni (146). Le<br />
nuove mutazioni sono di origine paterna ed è stata osservata una correlazione positiva con<br />
l’età avanzata dal padre (Cohen VIM Jr, l992).<br />
La prevalenza alla nascita della sindrome di Crouzon è stata stimata essere di<br />
15.5/1.000.000 (Crouzon O. 1912).<br />
Descritta per la prima volta da Crouzon nel 1912 è caratterizzata da craniosinostosi,<br />
ipoplasia mascellare, cavità orbitarie poco profonde ed esoftalmo con variabilità espressiva.<br />
A livello cranio-facciale, il grado della malformazione dipende dalla velocità di<br />
progressione della sinostosi della suture; la brachicefalia è più frequente, ma sono descritte<br />
anche scafocefalia, trigonocefalia e cranio “a trifoglio”; cavità orbitarie poco profonde ed<br />
esoftalmo sono caratteristiche distintive; la riduzione del visus è frequente e talvolta può<br />
essere riscontrata atrofia del nervo otico; l’ipoplasia mascellare determina dimensione ridotta<br />
antero-posteriormente dell’arcata dentaria superiore con conseguente prognatismo relativo<br />
(Kreiborg S., 1981); malformazioni dell’orecchio medio ed in particolare anomalie della<br />
catena ossiculare e/o obliterazione della finestra ovale e conseguente ipoacusia di tipo<br />
trasmissivo che si osserva nel 50% circa dei soggetti affetti (Cohen MM Jr, 2000). Lo<br />
sviluppo cognitivo è solitamente nella norma.<br />
La diagnosi differenziale va posta nei confronti della sindrome di Apert, della sindrome di<br />
Pfeiffer e della sindrome di Seatre-Chotzen.<br />
3.5.3 SINDROME DI PFEIFFER