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VALUTAZIONE AUDIOLOGICA NELLE SINDROMI CRANIO-FACCIALI

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presenza delle appendici preauricolari in oltre il 40% dei casi. In questo studio le appendici<br />

preauricolari erano presenti nel 44% dei casi di microtia di I grado e nel 16,7% di quella di III<br />

grado.<br />

Riguardo alle alterazioni dell’orecchio medio Bassila et al. (1989) descrissero la presenza<br />

di ipoplasia o agenesia della catena ossiculare e anomalie della tuba di Eustachio in una<br />

percentuale maggiore del 50%. Nella nostra casistica le più rappresentate sono la displasia<br />

della catena ossiculare (presente nel 55,5%) e l’ipoplasia della cassa timpanica (presente nel<br />

44,4%).<br />

Le alterazioni dell’orecchio interno sono risultate più rare ( 33% dei casi), infatti<br />

l’ipoplasia della coclea era presente nel 10% circa di tutti i gradi di microtia, l’alterazione dei<br />

canali semicircolari e del vestibolo era presente nel 22%.<br />

Erano comuni infine l’ipoplasia della mastoide (presente nel 33% dei casi) e l’alterazione<br />

del canale mastoideo del nervo facciale presente nel 48% dei casi. Wells et al. (1983)<br />

descrissero alterazioni del nervo facciale e della base cranica nel 50% dei casi esaminati.<br />

Eseguita la diagnosi della Sindrome di Goldenhar è indicato un ulteriore approfondimento<br />

al fine di indagare la presenza di malformazioni a carico di altri organi ed apparati.<br />

In letteratura sono riportate malformazioni craniche, oculari, scheletriche, cardiache,<br />

polmonari, renali e gastroenteriche. Smakel et al. nel 1986 descrivono la presenza di una<br />

marcata asimmetria facciale nel 20% dei casi ed una più moderata alterazione nel 65% che di<br />

norma diventa evidente all’età di quattro anni. Rune et al. (1981) affermano che nel lato più<br />

severamente interessato è presente l’ipoplasia delle ossa mascellari e malari. Nel nostro<br />

studio si ritrovava costantemente l’ipoplasia mandibolare (presente nel 87% dei casi).<br />

Nel lavoro di Mansour et al. del 1984 riguardo alle alterazioni oculari si evidenzia la<br />

blefaroptosi nel 10% dei casi, dermoidi epibulbari nel 35% ( unilaterali nel 50% dei casi,<br />

bilaterali nel 25%), coloboma della palpebra superiore nel 20%. In questo studio le anomalie<br />

oculari si manifestavano nel 26% dei casi.<br />

Le anomalie del rachide cervicale sono descritte nel 1988 da Avon et al. come fusione<br />

vertebrale nel 20-35%, platibasia e occipitalizzazione dell’atlante nel 30%, emivertebre e<br />

vertebre ipoplasiche nel 20% dei casi. In questa casistica le riscontravamo nel 65% dei casi.<br />

La compromissione della regione oro-facciale era presente nel nostro studio nel 87% dei

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