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don giacomo alberione vangeli festivi commentati

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Vangeli <strong>festivi</strong> <strong>commentati</strong> 43<br />

[3:18 musica]<br />

[3:19] Secondo il Vangelo il Signore chiama tutti a lavorare nella<br />

vigna che è la Chiesa, e ad ogni ora; a ciascuno promette la mercede.<br />

Sentiamolo...<br />

[3:32 musica]<br />

[3:43-5:44 – Mt 20,1-16] È simile il regno dei cieli ad un padrone che allo spuntar del<br />

giorno uscì a prendere ad opera dei lavoratori per la sua vigna. E pattuito coi lavoratori<br />

un denaro al giorno, li mandò alla sua vigna. Ed uscito verso l’ora terza, vide altri<br />

stare sulla piazza sfaccendati, e disse loro: “Andate anche voi nella mia vigna e vi<br />

darò quel che sarà giùsto”. E quelli andarono. Di nuovo uscì verso la sesta e la nona<br />

e fece lo stesso. Uscito poi verso l’undicesima trova altri sfaccendati e dice loro:<br />

“Perché ve ne state tutto il giorno qui senza far nulla?” Gli risposero: “Perché nessuno<br />

ci ha presi a giornata”. Ed egli a loro: “Andate anche voi nella mia vigna”. Venuta<br />

poi la sera, il padrone della vigna dice al suo fattore: “Chiama i lavoratori e paga loro<br />

la mercede cominciando dagli ultimi fino ai primi”. Essendo dunque venuti quelli<br />

dell’undecima ora ebbero un danaro per uno. Venuti poi anche i primi pensavano di<br />

ricevere di più: ma ebbero anch’essi un danaro per uno. E presolo mormorarono<br />

contro il padrone dicendo: “Questi ultimi han fatto un’ora sola e li hai trattati come<br />

noi, che abbiamo portato il peso della giornata e il caldo”. Ma egli rispondendo ad<br />

uno di loro disse: “Amico, io non ti fo torto: non hai pattuito con me per un danaro?<br />

Piglia il tuo e vattene. Ma io voglio dare anche a quest’ultimo quanto a te. E non posso<br />

far del mio quel che voglio? È forse maligno il tuo occhio perchè io son buono?”.<br />

Così gli ultimi saranno i primi e i primi ultimi. E molti sono i chiamati ma pochi gli eletti».<br />

[5:45 musica]<br />

[5:59] Ecco la spiegazione di San Girolamo: “Il regno dei cieli è<br />

simile a un padre di famiglia che prende degli operai per coltivare la<br />

sua vigna. Ora, chi più opportunamente può essere rappresentato nel<br />

padre di famiglia che il nostro Creatore, il Quale regge con la sua<br />

provvidenza ciò che ha creato e che governa i suoi eletti in questo<br />

mondo così, come il padrone ha i servi in casa sua?” Qui si parla del<br />

regno di Dio, cioè della Chiesa in senso spirituale; comprende tutti<br />

quelli che, sperando in Gesù Cristo Salvatore, sono avviati verso il<br />

cielo. Operare dunque per l’eternità.<br />

[6:54 musica]<br />

[7:09] Preghiera: Signore, fa risplendere la tua faccia sopra di me<br />

tuo servo, e salvami nella tua misericordia. Signore, fortificami nei<br />

propositi, volgendo lo sguardo al Cielo. Così sia.<br />

[7:28 musica 7:49]

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