Achille Giovanni Cagna - Alpinisti ciabattoni - Calomelano
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Nondimeno, Gaudenzio sentiva un profondo rispetto per quel<br />
personaggio così modesto, e nella lucida allegrezza provocatagli<br />
dalla buona digestione, intuiva vagamente che i denari sono una<br />
cosa, ma che quel professore era un uomo di testa.<br />
- Signor professore - sclamò il droghiere decidendosi - se mi<br />
permette l'onore, offro una bottiglia alla sua salute.<br />
- Grazie, grazie. Non sono solito, caro signor Gaudenzio. È come<br />
se avessi accettato.<br />
Ma Gaudenzio era fisso, ed insistette con tanta buona voglia che il<br />
professore, per non vederlo alla disperazione, accettò.<br />
Venne la bottiglia.<br />
- Alla sua salute, professore!... e se viene per caso a Sanazzaro,<br />
non se desmentigherà degli amici...<br />
Il professore ringraziò, ed ingollò di un sorso il suo bicchierino<br />
come per spicciarsene presto. Non l'aveva ancor posato in tavola,<br />
che era già colmo, e dovette di nuovo toccare e bere.<br />
- De Diana! - sclamò Gaudenzio - questo che chi l'è barolo proprio<br />
galantomo.<br />
- È corroborante.<br />
- Allora, un alter bicchierino... non fa male, e 'l tra via i fastidi!<br />
Il professore sorrise, e lasciò fare.<br />
- Ehm de andà? - chiese Martina.<br />
Ma Gaudenzio non rispose nemmanco, vuotò il suo bicchiere, e<br />
colmò quello dell'altro.<br />
- Caro signor Gaudenzio, - sclamò all'improvviso il professore