la mia vita segreta - il portale di "rodoni.ch"
la mia vita segreta - il portale di "rodoni.ch"
la mia vita segreta - il portale di "rodoni.ch"
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
PARTE SECONDA I63<br />
quasi dovessi recarmi dal papa, giunsi al<strong>la</strong> casa, in rue de La<br />
Boétie, dove Picasso abitava allora.<br />
« Sono venuto a trovar lei » <strong>di</strong>ssi « ancor prima <strong>di</strong> visitare<br />
<strong>il</strong> Louvre».<br />
« E hai fatto benissimo » mi rispose lui.<br />
Avevo portato con me un quadretto, ben involtato, La ragazza<br />
<strong>di</strong> Figueras. Picasso lo stu<strong>di</strong>ò per un quarto d'ora, senza<br />
commenti. Poi mi condusse al piano superiore e per due<br />
ore mi mostrò una gran quantità <strong>di</strong> quadri, posandoli uno<br />
dopo l'altro sul suo cavalletto, dandosi enormemente da fare,<br />
spostando gigantesche p<strong>il</strong>e <strong>di</strong> quadri appoggiati ai muri.<br />
E ogni volta che mi presentava qualcosa <strong>di</strong> nuovo mi <strong>la</strong>nciava<br />
un'occhiata così intelligente e così viva da farmi tremare,<br />
ma anch'io non feci commenti.<br />
Sul pianerottolo, al momento del congedo, ci scambiammo<br />
semplicemente un'occhiata, che significava:<br />
«Hai capito?».<br />
«Ho capito! ».<br />
Fu dopo questo fulmineo viaggio che ebbi <strong>la</strong> <strong>mia</strong> seconda<br />
e <strong>la</strong> <strong>mia</strong> terza esposizione, al<strong>la</strong> galleria Dalmau e al Salon degli<br />
artisti iberici <strong>di</strong> Madrid. La <strong>mia</strong> popo<strong>la</strong>rità in Spagna ne<br />
fu definitivamente consacrata.<br />
Giunsi a Parigi <strong>di</strong>cendo a me stesso: «O Cesare, o nul<strong>la</strong>!».<br />
Presi un taxi, e chiesi all'autista: «Conosce un buon<br />
bordello?».<br />
« Si accomo<strong>di</strong>, signore, » replicò quello, con un tono <strong>di</strong> orgoglio<br />
leggermente ferito, ma ancora paterno «e non si<br />
preoccupi. Li conosco tutti».<br />
In seguito non li visitai <strong>di</strong> certo tutti, parecchi sì, però. Alcuni<br />
mi piacquero immensamente, ad esempio lo Chabanais,<br />
nel<strong>la</strong> via omonima, che era <strong>di</strong> una c<strong>la</strong>sse superiore, con <strong>la</strong><br />
poltrona costruita su espressa volontà dell'imperatore Francesco<br />
Giuseppe per sod<strong>di</strong>sfare i suoi partico<strong>la</strong>ri bisogni erotici,<br />
con le vasche da bagno ornate <strong>di</strong> cigni in bronzo, con le<br />
scale, ombrate <strong>di</strong> false grotte in pietra pomice, <strong>di</strong> specchi, <strong>di</strong><br />
cande<strong>la</strong>bri, <strong>di</strong> tutta una pompa rosso dorato, molto Napoleone<br />
III.<br />
E qui chiuderò gli occhi, per scegliere in vostro onore le<br />
tre <strong>di</strong>verse perfezioni che mi hanno dato, finora, le più<br />
profonde, le più contrastanti, le più inattese certezze <strong>di</strong> mistero.<br />
La sca<strong>la</strong> dello Chabanais rappresenta per me un'acme<br />
<strong>di</strong> erotismo segreto e sor<strong>di</strong>do; <strong>il</strong> teatro del Pal<strong>la</strong><strong>di</strong>o, a Vicenza,<br />
un'acme <strong>di</strong> <strong>di</strong>vino estetismo; l'ingresso alle tombe dei re,<br />
all'Escoriai, un'acme <strong>di</strong> funebre e meravigliosa potenza. Di