29.05.2013 Views

la mia vita segreta - il portale di "rodoni.ch"

la mia vita segreta - il portale di "rodoni.ch"

la mia vita segreta - il portale di "rodoni.ch"

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

174<br />

LA MIA VITA SEGRETA<br />

«No, no! » protestavo. «Non avete capito, lo vedo bene!<br />

Se aveste capito vi rotolereste in terra come faccio io! ».<br />

Proprio mentre mi torcevo dalle risa, una mattina <strong>la</strong> macchina<br />

del poeta surrealista Paul Eluard e <strong>di</strong> sua moglie si<br />

fermò davanti al<strong>la</strong> nostra casa. Erano stanchi del lungo viaggio<br />

poiché giungevano dal<strong>la</strong> Svizzera dove erano stati ospiti<br />

<strong>di</strong> René Crevel. Mi <strong>la</strong>sciarono quasi subito per andarsi a riposare<br />

e stab<strong>il</strong>immo che li avrei raggiunti verso le cinque nel<br />

loro albergo, <strong>il</strong> Miramar.<br />

La moglie <strong>di</strong> Eluard, Ga<strong>la</strong>, mi colpì per <strong>il</strong> suo viso intelligentissimo,<br />

però mi parve <strong>di</strong> pessimo umore e seccata <strong>di</strong> trovarsi<br />

a Cadaqués. Verso le cinque ci trovammo tutti intorno<br />

agli Eluard e bevemmo insieme all'ombra dei p<strong>la</strong>tani. Io presi<br />

un Pernod ed ebbi una picco<strong>la</strong> crisi. Il mio caso fu spiegato<br />

a Eluard, che parve molto interessato. Ma gli altri, avvezzi<br />

a mie crisi molto più gravi, ebbero l'aria <strong>di</strong> <strong>di</strong>re: «Questo è<br />

niente; aspetta e vedrai ».<br />

La sera, durante <strong>la</strong> passeggiata, <strong>di</strong>scussi con Ga<strong>la</strong> questioni<br />

intellettuali e <strong>la</strong> meravigliai per <strong>il</strong> rigore che sapevo imporre<br />

alle mie idee. Mi confessò più tar<strong>di</strong> che sulle prime mi aveva<br />

giu<strong>di</strong>cato una creatura insopportab<strong>il</strong>e, perché i capelli<br />

<strong>la</strong>ccati e un'eleganza eccessiva mi davano un'« untuosità da<br />

professionista <strong>di</strong> tango argentino ».<br />

Effettivamente <strong>il</strong> periodo madr<strong>il</strong>eno mi aveva <strong>la</strong>sciato un<br />

frenetico gusto dell'ornamento. In camera <strong>mia</strong> stavo sempre<br />

nudo, ma se soltanto dovevo andare in paese impiegavo<br />

un'ora a farmi bello, incol<strong>la</strong>ndomi i capelli, rasandomi con<br />

cura maniacale, indossando sempre pantaloni bianchi stiratissimi,<br />

sandali fantasia e camicie in pura seta. Portavo anche<br />

una col<strong>la</strong>na <strong>di</strong> perle false e intorno al polso un braccialetto <strong>di</strong><br />

metallo. Per <strong>la</strong> sera, poi, avevo <strong>di</strong>segnato e fatto confezionare<br />

con molta cura alcune camicie <strong>di</strong> tessuto pesante, scol<strong>la</strong>te<br />

e con amplissime maniche, che mi conferivano un'aria assolutamente<br />

femmin<strong>il</strong>e.<br />

Facendo un passo in<strong>di</strong>etro, <strong>di</strong>rò che riconobbi subito in<br />

Eluard un poeta del<strong>la</strong> categoria <strong>di</strong> Lorca, vale a <strong>di</strong>re un poeta<br />

autentico e gran<strong>di</strong>ssimo. Aspettavo con impazienza <strong>di</strong> sentirgli<br />

lodare <strong>il</strong> paesaggio <strong>di</strong> Cadaqués, ma lui «non lo vedeva<br />

ancora». Allora provai a sistemargli un piccolo gufo sul<strong>la</strong> testa:<br />

non risi. Lo collocai sul<strong>la</strong> testa <strong>di</strong> Lorca: non risi. La virtù<br />

partico<strong>la</strong>re del mio gufo sembrava scomparsa e invano lo misi<br />

su teste che abitualmente producevano le più efficaci combinazioni.<br />

Finalmente situai <strong>il</strong> gufo sul marciapiede con <strong>la</strong> testa<br />

all'ingiù, saldata al cemento dalle mie stesse feci. L'effetto

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!