Sangue dal cielo - Sardegna Cultura
Sangue dal cielo - Sardegna Cultura
Sangue dal cielo - Sardegna Cultura
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
mi hanno detto che lei è persona di cultura influente<br />
da queste parti. Mi hanno detto che lei scrive sui giornali.<br />
Accennai di sì.<br />
– Orbene, come lei avrà capito io mi trovo in una posizione<br />
molto delicata. Ho bisogno di tutto il sostegno<br />
possibile. Non sono tempi facili questi e una buona<br />
parola conta. Vale oro, caro avvocato. Non voglio girare<br />
intorno alla faccenda: se lei sta <strong>dal</strong>la mia parte è possibile<br />
che i giornali smetteranno di flagellarmi.<br />
– Lei mi sopravvaluta, – tentai. – Voglio essere chiaro<br />
almeno quanto lei: non mi rimane molta scelta se questo<br />
è il prezzo della sua firma.<br />
Il procuratore sorrise. – Non parliamo di compravendite,<br />
avvocato. Lo consideri piuttosto un accordo<br />
tra due persone che perseguono lo stesso fine. Io ho<br />
bisogno di lei, lei ha bisogno di me…<br />
– Come c’è riuscito? – domandò il maresciallo Poli<br />
mentre attendevamo il responso del tanatologo.<br />
– Abbiamo fatto un accordo, – risposi semplicemente.<br />
– Questo pomeriggio incontro una delle guardie<br />
carcerarie che erano di turno la notte in cui Tanchis è<br />
morto. Mi sono segnato il nome, – disse frugandosi le<br />
tasche. – Ecco: Ruju, Cosimo Ruju, – specificò. – Ci è<br />
voluto un bel po’ di tempo per convincerlo ad accet-<br />
136<br />
tare un colloquio, e lei sa bene che non potevo costringerlo.<br />
Ho dovuto minacciare, – mi informò il maresciallo.<br />
– E l’altro? – domandai.<br />
– L’altro? – domandò a sua volta il maresciallo.<br />
– Sì, l’altra guardia carceraria che era in turno quella<br />
notte come si chiamava?<br />
– Dice Fois?<br />
– Eh, così si chiamava?<br />
– Oh… quello! esclamò Poli rimettendo in ordine<br />
le idee. – Quello era di turno in spirito, col corpo era<br />
in magazzino a dormire. Roba da matti.<br />
Il dottor Camboni, tanatologo del tribunale, ci interruppe<br />
uscendo come una furia da una stanza in fondo<br />
al corridoio. – Chi ha firmato il certificato di morte di<br />
questo Solinas? – domandò senza nemmeno aspettare<br />
di averci raggiunto. Sventolava nervosamente il certificato<br />
incriminato. – Un pazzo l’ha firmato! – sbraitava.<br />
Attesi che ci arrivasse a due passi per rivolgergli un<br />
cenno di domanda. – Chi è questo Fantini? – chiese indicandomi<br />
uno scarabocchio in calce al certificato.<br />
Il maresciallo Poli sgranò gli occhi. – Il tenente medico?<br />
– mi chiese sottovoce.<br />
Feci un veloce gesto di assenso. – Si spieghi meglio, –<br />
dissi rivolto al dottor Camboni.<br />
– C’è poco da spiegare: una morte per infarto e una<br />
morte per strangolamento sono cose affatto differenti!<br />
– Vuol dire?… – accennò il maresciallo Poli.<br />
137