Sangue dal cielo - Sardegna Cultura

fica a Nùoro per fatti coperti da omissis. Dice che è uno
che ha appoggi molto in alto e che avrebbe scansato la
Corte Marziale per l’intervento del generale Manunzio.
Ti saluta. Ripete che ti aspetta a Roma. C’hai capito
qualcosa? – mi chiese arrotolandosi la striscia di carta
intorno al palmo della mano.
Accennai di sì. – Ho capito che siamo poco poco meglio
del carcere militare.
Mio cugino fece finta che quella risposta bastasse.
Riccardo Fantini era un uomo qualunque. La testa
forse un po’ troppo grossa per le sue spalle strette. I capelli
di un anonimo castano andavano diradandosi
precocemente sulla sua fronte.
Mi accolse nel suo studio-ambulatorio all’interno dei
locali dell’ufficio distaccato del Distretto Militare.
– Vengo al punto, – lo azzannai. – In qualità di legale
rappresentante di Tanchis Filippo, accusato di omicidio
ai danni di Solinas Salvatore, noto Bobore, e come
certo saprà deceduto in carcere la settimana scorsa…
– Credevo si trattasse di un caso archiviato, – mi tenne
testa.
– Il procuratore del re ha ritenuto di dover prorogare
l’archiviazione e di permettermi la riesumazione e
l’analisi tanatologica del defunto Solinas. È a questo
proposito che mi sono permesso di disturbarla… – sospesi.
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Il tenente Fantini fece un sorrisetto incredulo. – Non
capisco… – Prese tempo.
– È facilissimo, – accentai. – Lei risulta essere il medico
che ha licenziato la morte del Solinas come causata
da strangolamento.
– Sì, è stato un caso, mi trovavo a passare proprio sul
luogo del delitto qualche minuto dopo il fatto, quel ragazzo
si trovava in piedi, l’altro era a terra, ho ritenuto
mio dovere prestare soccorso, sono un medico, ho fatto
il giuramento di Ippocrate, ma non c’era più niente
da fare per l’uomo a terra: era cianotico e il ragazzo badava
a ripetere che l’aveva ucciso. La conclusione è stata
conseguente, – calcò come se non ci fosse nient’altro
da aggiungere.
– Già, se non che dall’analisi tanatologica è risultato
che Solinas è morto d’infarto, – sparai.
– La cosa mi risulta assolutamente plausibile; non vedo
però, nonostante questo, il motivo della sua visita.
– I motivi sono vari. Certo lei ha ragione: ha ritenuto
in buona fede di dover concludere che il Solinas era
stato strangolato, erano gli inquirenti preposti che dovevano
occuparsi di accertarsene senza ombra di dubbio.
Mi concederà tuttavia che il parere di un medico
dell’esercito ha il suo peso in fatti come questo.
– Non sono responsabile di questa presunzione, avvocato.
Avrebbero dovuto controllare…
– Dicevo che i motivi sono vari. Uno in particolare è
bizzarro: il giovane in questione, il presunto assassino
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