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Sangue dal cielo - Sardegna Cultura

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mento stesso in cui mi fu chiaro. – Lo sapevate! Era già<br />

successo?<br />

La donna si inumidì le labbra con la punta della lingua.<br />

– Non così… – si limitò a dire.<br />

– Non così cosa?<br />

– Insomma, non così grave… Che vita che abbiamo<br />

passato s’abbocà… Gli abbiamo detto che nell’esercito<br />

non l’hanno preso per insufficienza toracica, ma<br />

non era per quello…<br />

– Allora?<br />

– Allora era… così, fin da ragazzino! A un certo<br />

punto non era più lo stesso… mì che era affettuoso,<br />

dolce dolce, una femminuccia… Poi, un giorno, si è<br />

attaccato con un compagno di scuola, avrà avuto sì e<br />

no otto anni, e ha voluto il <strong>cielo</strong> che siamo riusciti a<br />

toglierglielo <strong>dal</strong>le mani! Quell’altro era un pitzinnone<br />

più grande, uno semplice abituato a stare in campagna<br />

e lui un’arrangadedda… Eppure… L’abbiamo<br />

dovuto ritirare da scuola: non c’era più pace. Solo armi<br />

e soldati: non vedeva altro… Ma non è sempre così,<br />

no… è tranquillo alle volte e risponde a tono, sembra<br />

la persona più buona del mondo, che quasi viene<br />

di pensare che… Boh… A volte sta zitto per giorni,<br />

anche settimane, che non è possibile costringerlo a<br />

parlare… Ojahi… Che cosa volete che vi dica… Pro<br />

sa zente…<br />

Scossi la testa per togliermi <strong>dal</strong>la faccia l’espressione<br />

di stupore che aveva commentato ogni singola parola<br />

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della donna. – E che cosa volete fare allora? – domandai<br />

strofinandomi le palpebre.<br />

– Tiratelo fuori <strong>dal</strong>la galera, che quello mi muore<br />

s’abbocà… Poi al resto ci penso io. O i fratelli.<br />

– Ci pensate voi? Come ci avete pensato la sera di tre<br />

mesi fa a Istiritta? – Nessuna risposta. Mutismo totale.<br />

Ero fuori di me. – E voi, sapendo tutto questo, tentate<br />

di portargli una leppa in galera? – rincarai.<br />

– Non mi era mai capitato prima: è stata una distrazione…<br />

Ohi, s’abbocà… Non ci fa niente con i coltelli…<br />

È che lui è fissato con la faccenda dei soldati e delle<br />

armi, ma poi non ci fa niente… Sennò lo pugnalava<br />

quel Solinas, no?<br />

– Se lo dite voi! Comunque è un rischio…<br />

– Io lo conosco! Io ho fatto un giuramento a mia sorella<br />

in punto di morte: Filippo in manicomio non ci finisce.<br />

– E se, puta caso, finisse per aggredire anche voi?<br />

– A me non mi aggredisce s’abbocà, non mi fa niente<br />

a me putacaso!<br />

– Tzia mea è una responsabilità che non vi potete<br />

prendere! Magari è una cosa che si può curare…<br />

– Ho giurato…<br />

Da solo, nel mio ufficio ero infuriato. Maledetta<br />

ignoranza. Mi faceva imbestialire il pensiero che tutto<br />

quanto era spacciato per affetto non era nient’altro<br />

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