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Sangue dal cielo - Sardegna Cultura

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mi pare persino più dolce quel termine. E mi fa meno<br />

paura. La colpa <strong>dal</strong>le labbra di Clorinda era come qualcosa<br />

di impensabile, impronunciabile, persino lieve…<br />

Gli facevano qualche cosa in galera. Che cosa? Lo prendevano<br />

in giro, gli rovinavano ogni giornata santa, perché<br />

loro erano normali e lui no. Era questo? Era questo<br />

che faceva quella colpa così incolpevole? O si trattava<br />

di me? Di quel fremito che mi saliva <strong>dal</strong>le viscere al viso<br />

tutte le volte che Clorinda parlava, mi guardava… Clorinda,<br />

la mia regina bizantina. Che colpa? È colpa amare?<br />

Forse…<br />

– Non vi tiene a casa nemmeno la pioggia. Lo sapevo<br />

che vi trovavo quassù! – Il maresciallo Poli interruppe<br />

il mio delirio mettendomi una mano sulla spalla.<br />

– Questa non è pioggia! – dissi stendendo un braccio<br />

verso la valle. – Comunque non gliel’ho detto.<br />

– Non ha informato le zie del Tanchis del fatto che<br />

non si è trattato di suicidio?<br />

– No. Non l’ho fatto.<br />

– Mh, avrà le sue ragioni.<br />

Certo che avevo le mie ragioni. Anche se non erano<br />

ragioni che potevo spiegare al maresciallo. Perché per<br />

spiegare quella mia reticenza ci sarebbe voluta più coscienza<br />

di quanta ne possedessi in quel momento. Ciò a<br />

dire che, per l’appunto, magari senza saperlo, ma rendendomene<br />

conto con chiarezza solo in quel preciso<br />

istante, volevo punire Clorinda e non volevo che avesse<br />

la consolazione di pensare che non era stata fra le cau-<br />

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se, involontariamente beninteso, della morte del nipote.<br />

Ero offeso. Dal fatto che lei me l’aveva fatta sotto al<br />

naso, aveva introdotto un coltello in galera. E poi mi feriva<br />

il sospetto che mia madre potesse avere ragione a<br />

proposito delle sorelle Pattusi: che erano persone poco<br />

serie; che in quella casa giravano troppi uomini; che<br />

Clorinda, proprio lei, era stata fidanzata con uno di Irgoli<br />

per molti anni, e poi, chissà perché, il matrimonio<br />

non c’era stato. Insomma la notizia del suicidio l’aveva<br />

prostrata, non volevo che si consolasse pensando che<br />

di suicidio non si era trattato.<br />

– Comunque il dottor Orrù non sa niente di più di<br />

quello che ha già detto. È arrivato quando era tutto finito…<br />

– Il maresciallo Poli tentava di rianimare la nostra<br />

discussione.<br />

– Lo so, l’ho incontrato.<br />

– E Carrus, la guardia carceraria?<br />

– Ho… già incontrato anche lui. Gli ho chiesto di<br />

farmi vedere precisamente come aveva trovato Filippo<br />

Tanchis.<br />

– E lui?<br />

– E lui me l’ha fatto vedere.<br />

– Avete messo a sedere per terra anche lui?<br />

Accennai di sì col capo, mi scappava da ridere.<br />

– Lei è la persona più ostinata che conosca.<br />

Lo presi come un complimento. Ma stavo male.<br />

Quella storia di Clorinda e del coltello non mi andava<br />

giù. Magari avrei fatto bene a parlarne con Poli.<br />

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