Sangue dal cielo - Sardegna Cultura
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– Eja eja: vedrai quello che ti sto dicendo! Comunque<br />
finché sono viva io… Dio ne scampi.<br />
Era la pietra tombale sulla discussione.<br />
Provai a finire la colazione, ma non c’era verso: gola<br />
serrata. Mi alzai. – Vado a fare quattro passi, – sussurrai.<br />
Non avevo ancora finito di indossare il soprabito che<br />
bussarono alla porta.<br />
Guardai ancora una volta il maresciallo Poli con un<br />
misto di apprensione e sospetto. – Morto? – domandai<br />
per l’ennesima volta.<br />
– Stanotte, – mi ripeté lui paziente. – Si è tagliato le<br />
vene. L’hanno trovato al cambio di turno.<br />
– Come sarebbe? Suicidato! – Non sapevo dire altro.<br />
– Il referto del medico non lascia dubbi.<br />
– Medico? Chi sarebbe questo medico?<br />
– Avvocà, Orrù: il medico del carcere!<br />
– Ah sì, Orrù, Orrù… I familiari sono stati avvertiti?<br />
– Un’ora fa… Sono venuto di persona ad avvertirvi<br />
perché la zia del morto vi ha indicato come legale incaricato…<br />
– Siete stato gentile.<br />
– State bene?<br />
– Sì, sì, sto bene, sto bene: è solo che non riesco a capire…<br />
Come ha fatto?<br />
– Coltello, l’abbiamo trovato affianco alla vittima incastrato<br />
in una crepa del pavimento.<br />
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– Ma come ha fatto a procurarselo?<br />
– Stiamo indagando… A questo proposito, proprio<br />
la zia, tempo fa, aveva cercato di fargliene avere uno…<br />
L’ipotesi è che ci sia riuscita…<br />
– Non siamo assurdi, maresciallo! State dicendo che<br />
Filippo Tanchis è stato spinto a suicidarsi?<br />
– È la conclusione più logica. Mancavano tre settimane<br />
al processo.<br />
– Non diciamo fesserie, maresciallo, quella donna si<br />
sarebbe fatta massacrare per il nipote! Voleva farlo<br />
scarcerare a tutti i costi.<br />
– Eh, ha detto bene: a tutti i costi.<br />
Restai un minuto buono in piedi in silenzio. Natalino<br />
Orrù mi dava le spalle. Ordinava flaconi in una specie<br />
di armadio con ante a vetri. La porta del suo ambulatorio<br />
era spalancata. Non avevo dovuto bussare. Mi ero<br />
limitato a fare qualche passo all’interno e ad aspettare<br />
in piedi che si accorgesse di me.<br />
– Natalì… – sussurrai per farmi notare senza spaventarlo.<br />
– Oh, Bustià, da queste parti? – disse semplicemente<br />
senza nemmeno voltarsi.<br />
– Dai dai che te la aspettavi una mia visita.<br />
– Sì, me l’aspettavo… È per il suicidio di quel Tanchis?<br />
– completò indirizzandomi una risatina complice.<br />
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