Don Ennio Innocenti - Sindacato Libero Scrittori Italiani
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186 ATTI DEL CONVEGNO<br />
lo, tutti gli ordini dei mammiferi. Ha scritto <strong>Don</strong> <strong>Innocenti</strong>:<br />
“Importanti avvenimenti che riguardano anche il mondo naturale… sono<br />
disposti successivamente nel tempo, quasi scoppi di una maturazione sapientemente<br />
preparata.”<br />
Un meccanismo di avvicendamento senza discendenza diretta è<br />
stato fornito negli anni ’70 da P.- P. Grassé. Egli rappresenta la connessione<br />
tra i gruppi come uno stolone sotterraneo (di fragola), che cresca<br />
sotto terra e, di tempo in tempo, produca un getto laterale che emerga,<br />
si manifesti, si sviluppi e muoia. Un tale getto corrisponde a una radiazione<br />
di gruppi affini, come gli animali nel Cambriano o i Mammiferi<br />
nel Terziario. Il prossimo getto non discende dal precedente, ma dallo<br />
stolone che ha continuato a svilupparsi nascostamente. Grassé chiama<br />
questa radice sotterranea, questo stame, la “linea delle madri”, termine<br />
che forse ha preso in prestito da Goethe. Si tratterebbe di organismi<br />
poco esposti e poco differenziati, mai specializzati, quasi embrionali.<br />
Se i Mammiferi succedono ai Rettili nelle serie paleontologiche,<br />
non è perché i Mammiferi sono stati prima Rettili, ma perché la radice<br />
che li ha prodotti ha evitato di imboccare la fredda via dei Rettili.<br />
Una volta che un gruppo si è specializzato, esso non può intraprendere<br />
altra strada, e saranno solo le linee “sotterranee”, quelle rimaste<br />
generalizzate e primordiali, che conserveranno la possibilità di generare<br />
altre forme.<br />
Come nasce una forma<br />
La forma completa nasce quindi da un “germe” indifferenziato,<br />
embrionale. Da esso inizia un sistema dinamico di trasformazioni che<br />
sfocia nella forma finale. Lo stame diviene il luogo di manifestazioni<br />
di leggi della forma, predisposte al di fuori della realtà. Non si tratta<br />
di assemblaggio di parti, né tanto meno di unione casuale di atomi. Si<br />
tratta di vera “poiesis”. È il Tutto che predispone le modalità con cui<br />
l’organismo verrà alla luce e al compimento, nello spazio e nel tempo.<br />
Per usare una bella espressione di René Thom: “Ogni forma archetipa,<br />
quando è raggiunta dal fronte dell’esistenza, si manifesta nella realtà.” La<br />
linea dello “stolone” fornisce alla forma nascente la base materiale, in<br />
breve, il DNA.<br />
Gli Olisti centrano il loro pensiero sull’assunto che il Tutto è più<br />
della somma delle Parti, o che le Parti non hanno senso fuori del