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Don Ennio Innocenti - Sindacato Libero Scrittori Italiani

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68 ATTI DEL CONVEGNO<br />

Postasi la apologetica cattolica su questa via, ha potuto dire di<br />

tutto e di più. Che dice per esempio Marie Dominique Chenu? Dopo<br />

avere detto che «intorno al 1100» la «funzione di mercator era sospetta<br />

alla Cristianità», poi tale «sospetto» si attenua e scompare quando lo<br />

status di mercante si «iscriverà esplicitamente nella teologia, in cui la<br />

nozione di vocazione [chiaro termine weberiano qui strumentalizzato]<br />

sarà estesa, secondo la provvidenza di Dio, agli stati della vita profana,<br />

senza esclusivismi».<br />

Altro che “cane” di cui parlava il domenicano Giordano da<br />

Pisa, altro che vituperi contro di lui lanciati da Bernardino da Siena.<br />

Fermarsi alle invettive dei frati domenicani è fare una lettura “fondamentalista”che<br />

deve essere ormai bandita. E la bandisce Giacomo<br />

Todeschini, artefice della «econonia minoritica» e capofila della serrata<br />

schiera di “innovatori” i quali, pubblicizza la professoressa<br />

Maria Teresa Fumagalli Beonio Brocchieri, portano avanti «ricerche<br />

nuove che da più punti di vista stanno immettendo aria fresca negli<br />

studi di storia del pensiero medievale». Quest’aria frizzantina e corroborante<br />

ha iniziato a spirare pagina dal momento in cui - ci fa<br />

sapere l’accademica milanese - si è cominciato a «leggere, per esempio,<br />

nelle regole dei monaci [sic!!] la crescita di un preciso lessico<br />

economico [sic!!] che preludeva a quello dei mercanti (Todeschini), a<br />

individuare nuovi profili intellettuali già “moderni” (Le Goff)». I<br />

monaci preludono ai mercanti!! Corbelleria storica che ormai ha<br />

acquistato il valore di “verità”, come accade delle bugie che passano<br />

di libro in libro. Altra bugia diventata verità nel circolo degli storici<br />

“conciliaristi” è che la scienza economica è invezione dei monaci<br />

avvenuta nel XIII secolo; questo raccontano don Amleto Spicciani e<br />

P. Vian nel libro intitolato Pietro di Giovanni Olivi. La scienza economica<br />

del XIII secolo. Insomma, il frate francescano è l’Adam Smith del<br />

’200!!!.<br />

Giacomo Todeschini, nel suo libro - che sin dal titolo è tutto un<br />

programma - racconta che da una «identificazione del medioevo<br />

occidentale come cristiano trae origine [sic!!!] la prima storiografia<br />

del pensiero economico medievale: essa stabilisce le proprie premesse<br />

estraendo dal sistema delle fonti patristiche e scolastiche medievali<br />

i fondamenti dell’analisi economica [corsivo mio] che sin d’ora<br />

rinvia a una equazione [??] fra Occidente cristiano e Occidente<br />

medievale. Il pensiero economico medievale nasce [!] perciò in sto-

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