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Don Ennio Innocenti - Sindacato Libero Scrittori Italiani

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LA CROCE E LA SPADA 101<br />

ve polemica nè con l’uso degli strumenti propri della critica storica,<br />

ma, come si affretta a precisare lo stesso <strong>Don</strong> <strong>Ennio</strong>, con l’esplicito<br />

proposito: “... di considerare l’evoluzione del potere temporale dei<br />

papi in quanto fatto storico fortemente rappresentativo di una continua<br />

e costruttiva provvidenzialità, di una mirabile eterogenesi di fini,<br />

di un superamento che presenta caratteristiche non solamente umane,<br />

di una tensione fra contingente e assoluto che potrà considerarsi, forse<br />

esemplare” ed ancora, anticipando la funzione del potere temporale<br />

pontificio comprensibile solo se scevro da un suo confronto dialettico<br />

con l’autorità preposta alla comunità politica: “La Chiesa [sin dal<br />

primo secolo] si è resa conto che un potere non subordinato ai valori<br />

trascendenti (ossia raccordato all’eterno o completamente temporalizzato)<br />

si esautora, si pone come fatto... irrazionale...”, nonchè delineando<br />

la tipicità strumentale di siffatta funzione: “Propter malitiam temporum<br />

experientia clamat, non solum utiliter sed etiam necessario e<br />

singulari Dei providentia donatos fuisse Pontifici temporales aliquos<br />

principatus”.<br />

A fronte di queste precisazioni, <strong>Don</strong> <strong>Ennio</strong> chiude il libro,<br />

ponendosi una serie di domande retoriche - attesa la sua convinzione<br />

espressa nei passi citati ma meglio illustrata nel corpo dell’intero libro<br />

- che gli servono per ribadire la necessità strumentale di un potere<br />

temporale nella Chiesa, il quale le consenta autonomia nel perseguimento<br />

della propria essenziale finalità. Egli si chiede, infatti, “... che<br />

cosa ha impedito [al] potere temporale dei Papi di seguire la triste<br />

sorte di altri poteri temporali di re, di imperatori, di dittatori ...? ...la<br />

superiore disponibilità finanziaria e commerciale ... l’immensità del<br />

territorio ... la qualità della sua struttura costituzionale ... il valore<br />

militare ... l’empirica efficienza organizzativa ... l’abilità diplomatica<br />

... le personalità dei Papi ... la sacralità del titolare di questo potere ...?<br />

[Più] volte sembrò che [tale potere] fosse definitivamente travolto, e<br />

non solo per cause esterne, bensì anche per cause interne di disperata<br />

consunzione. Invece è sopravissuto sempre e continua a sussistere ...<br />

Come spiegare un fatto storico così strano, considerato nella sua globalità<br />

evolutiva ... è irragionevole pensare che la sua sopravvivenza si<br />

debba in definitiva, ad un continuo intervento della Provvidenza?” E<br />

risponde “Quest’ultima parola sotto la nostra penna non può essere<br />

equivoca ... Per Provvidenza intendiamo ... la cura diretta che Dio ha<br />

delle cose umane. Mostrare la ragionevolezza di questa ipotesi è pro-

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