Don Ennio Innocenti - Sindacato Libero Scrittori Italiani
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LA CROCE E LA SPADA 29<br />
1975, pag. 5 e succ.). Infatti la punibilità che lo Stato può esercitare non<br />
può sussistere se il soggetto di diritto non è libero di scegliere i propri<br />
comportamenti in ambito penale. A tale proposito don <strong>Ennio</strong> ricorda<br />
un brano del prof. Cesare Gerin, che mi piace particolarmente citare<br />
anche perché fu mio insuperabile Maestro di Medicina Legale<br />
all’Università di Roma, il quale così si esprimeva: “Le tesi psicoanalitiche,<br />
per lo più fondate sul rigido determinismo dei cosiddetti meccanismi<br />
extracoscienti, polarizzate intorno al mito della onnipotenza<br />
istintiva, impostano il problema della libertà su un piano rigidamente<br />
deterministico e, sottraendo all’uomo la libertà del suo libero volere,<br />
e l’uomo alle responsabilità che gli sono proprie, lo riducono a<br />
oggetto incapace per la legge penale” (Cesare GERIN, Trattato di<br />
Medicina Legale, ed. Roma Vol. I, pag. 232).<br />
Eutanasia ed accanimento terapeutico<br />
Il problema del dolore ha trovato in don <strong>Ennio</strong> adeguata sistemazione<br />
teologica e morale. I suoi numerosi interventi nei confronti del<br />
dolore ed in particolare i suoi consigli nei confronti del dolore fisico mi<br />
sono stati preziosi nella pratica professionale ed anche nella redazione<br />
della rubrica etico-religiosa che curo per il Secolo d’Italia. In questa rubrica<br />
ho trattato, con il suo aiuto, il problema dell’eutanasia, rifiutata con<br />
una condanna non meno energica di quella espressa contro l’accanimento<br />
terapeutico. Nel capitolo Oltre la Morte pubblicato a pag. 123 dei citati<br />
Temi di apologetica si può leggere: “È l’oscuramento indotto dal materialismo<br />
organizzato che sovverte i principi dell’essere e della vita dell’uomo<br />
e induce ad agire contro la vita, in odio alla vita (...)”.<br />
Entrambi i suddetti comportamenti cadono quindi sotto un<br />
severo giudizio morale, quando vengano accuratamente considerati<br />
nelle loro proprie ed esatte caratteristiche e non confusi tra loro con<br />
tendenziosi giri di parole come talvolta è dato di leggere e di sentire.<br />
Per eutanasia, infatti, si intende la voluta soppressione diretta<br />
del sofferente; per accanimento terapeutico si intende la pratica di<br />
trattamenti che, a fronte di aumentate sofferenze, non comportano<br />
proporzionati vantaggi per il paziente.