Don Ennio Innocenti - Sindacato Libero Scrittori Italiani
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30 ATTI DEL CONVEGNO<br />
L’aborto<br />
Come si può facilmente immaginare don <strong>Ennio</strong> ha dedicato uno<br />
studio attento ed una valutazione critica all’aborto ed anche in questo<br />
campo ha avuto contatti con medici specialisti ed esperti come pure<br />
con scienziati dediti alle valutazioni morali in campo medico. Tra questi<br />
ultimi è il caso di ricordare il compianto comune amico Giuseppe<br />
Vattuone, medico e psichiatra che, nel giudicare la fenomenologia culturale<br />
dell’epoca attuale, introdusse una formula da lui detta del falso<br />
scientifico. Sotto tale formula cadono quelle impostazioni che sembrano<br />
riferirsi a constatazioni scientifiche e che vengono riferite con terminologia<br />
scientifica ma che in realtà intendono esprimere convincimenti<br />
preconcetti e servire l’ideologia piuttosto che la scienza. È così<br />
- ricorda don <strong>Ennio</strong> - che attraverso l’affermazione di quattro falsità<br />
avviene l’accreditamento dell’aborto (Temi di apologetica, Bibliotheca Ed.<br />
Roma 2004, pag.160 e seg.).<br />
L’aborto secondo la definizione del domenicano padre Spiazzi,<br />
consiste nella dispersione del nuovo essere umano concepito e secondo la<br />
definizione che dà sull’Enciclopedia Medica Italiana il Frache, professore<br />
di Medicina Legale, si tratta dell’interruzione della gravidanza con<br />
morte del prodotto del concepimento ed è chiaro che non può morire se<br />
non chi è vivo. Ora non c’è chi non veda in queste due definizioni<br />
semplici ma esplicative il misfatto di quello che invece, attraverso il<br />
“falso scientifico”, diviene di volta in volta (primo falso scientifico)<br />
una eliminazione non dissimile da altre dispersioni come quella degli<br />
ovuli o quella degli spermatozoi in vario modo verificatisi, ignorando<br />
che quelle sono cellule germinali mentre quelle dell’embrione sono cellule<br />
germinate; e comunque queste sarebbero (secondo falso scientifico)<br />
“un mucchietto di cellule”, ignorando la loro struttura finalistica<br />
orientata alla vita; quella dell’embrione poi (terzo falso scientifico)<br />
sarebbe una qualsiasi vita animale, dimenticando che quanto proviene<br />
da esseri umani e possiede caratteristiche strutturali ed ultrastrutturali<br />
della specie umana non può che essere una vita umana; infine il<br />
neoconcepito non sarebbe che un organo della madre (quarto falso<br />
scientifico) ignorando che esso invece è un organismo nella madre.<br />
Per tutto questo don <strong>Ennio</strong> afferma con chiarezza che assimilare<br />
l’aborto alla dispersione di “una parte della materia organica della<br />
gestante è una falsificazione “ e conclude: “L’aborto è uccisione di un