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careghé - Archivio Storico

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iparati bisognava tenersi a ridosso del muro interno, ma anche<br />

così sarebbe stata comunque una notte dura. C’era anche poco<br />

fieno e stranamente nella stalla non si sentiva rumore di bestie.<br />

Michele avrebbe voluto parlare a suo pa dre, ma vedeva che era<br />

nervoso e sapeva che in quei mo menti era molto difficile<br />

cavargli una parola. Eppure lui aveva bisogno di sfogarsi, di<br />

sapere qualcosa di più su quella famiglia e su cosa stava succedendo<br />

là dentro. E mentre Paulin stava preparando il suo<br />

saccone, prese co raggio e gli disse:<br />

- Padre, voi li conoscevate quei tre giovanotti che sono arrivati<br />

stasera? - Paulin continuò a sistemare il giaciglio senza<br />

scomporsi. Poi, quando ebbe finito, con una voce bassa che<br />

Michele non gli aveva mai sentito rispose:<br />

- Sono di Piambello, una cascina poco distante da qui, verso<br />

Tagliolo, e sono i figli di una sorella di Luigin - Quindi fece<br />

una pausa. Ma quasi subito riattaccò: - Credevo di essere stato<br />

chiaro stamattina e invece pare di no. E allora te lo ripeto:<br />

tu devi pensare soltanto a darmi una mano a fare le sedie e il<br />

resto non ti deve interessare, qualunque cosa sia. Ci siamo? E<br />

ora sbrigati a sistemare il tuo sacco, ché do mattina dobbiamo<br />

essere belli riposati - e senza neanche più guardarlo si ficcò<br />

dentro il sacco.<br />

Michele lo sentì russare che non aveva ancora finito di<br />

sistemarsi.<br />

Fosse stato a causa di un brutto sogno o perché avesse davvero<br />

sentito qualcosa, Michele sì svegliò nel cuore della notte.<br />

Fu un risveglio lucidissimo, di quelli che lasciano co scienti<br />

come se si fosse in pieno giorno, sicché passò dal sonno alla<br />

veglia senza alcun preambolo. Stette per un po’ immobile dentro<br />

il sacco, con gli occhi fissi allo spicchio di cielo stellato che<br />

traluceva da una delle aperture della ca scina. Aveva la testa<br />

lontana, forse ancora persa nel sogno, quando uno scalpiccìo<br />

intenso lo destò definitivamente dal torpore del giaciglio.<br />

Subito non riuscì a raccapezzarsi se si trattava di qualcosa di<br />

reale o se era soltanto frutto della sua fantasia; ma poiché il<br />

rumore aumentava, non ebbe più dubbi: là fuori c’era qualcu-<br />

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