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careghé - Archivio Storico

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are: un odore forte, misto di fumo, sudore e letame, sta gnava<br />

dappertutto. E farsi largo là dentro era proprio un’im presa.<br />

C’erano bambini che strillavano attaccati al collo delle mamme,<br />

altri che s’intrufolavano gattoni tra le gambe dei grandi,<br />

con i visi sporchi e segnati dal vaiolo. Una stroppa di ragazzini<br />

con la testa rapata per i pidocchi, alcuni tutti pieni di croste<br />

che non la smettevano più di grattarsi, bisbigliavano maliziosi<br />

e guardavano insistenti le ragazze. Che, sedute vicino alle<br />

mamme, stavano serie ad ascoltare i loro discorsi e solo ogni<br />

tanto s’arrischiavano a lanciare occhiate furtive in direzione<br />

dei maschi. Le donne, rosse in faccia per costituzione e per il<br />

caldo della stufa, chiacchera vano a raffica, con alti e bassi<br />

improvvisi. C’avevano tutte i capelli che luccicavano unti e<br />

solo qualcuna s’era fatta il muccio con qualche forcina. Gli<br />

uomini se ne stavano per conto loro, con la giacca appoggiata<br />

sulle spalle, il cappello buttato all’indietro e la sigaretta accesa<br />

in mano. Parlavano lenti, come se enunciassero sempre delle<br />

verità sacrosante, e qualcuno ogni tanto tirava su il coperchio<br />

della stufa e ci sputava dentro. Ce n’era anche uno già<br />

brillo, con il naso rosso e gli occhi svuotati. I vecchi erano tutti<br />

in un angolo. Nella penombra della stanza le loro facce grinzose,<br />

indurite dal tempo, sembravano di cuoio. Avevano gli<br />

occhi cisposi e ba gnati di lacrime e seguivano estraniati tutto<br />

quel fermento; e intanto con le bocche sdentate biascicavano<br />

in continua zione. Ma qualcuno s’era già assopito e ronfava a<br />

sin ghiozzo.<br />

Michele finì per sedersi proprio vicino alla stufa. E chissà<br />

cosa avrebbe pagato per essere fuori al gelo, ché lì si crepava<br />

dal caldo. Per fortuna il racconto del vecchio gli fece presto<br />

dimenticare quel cruccio.<br />

Quando Michinùn diede due colpi di tosse per schiarirsi la<br />

voce,un silenzio solenne calò su tutta quanta la stanza. Persino<br />

il cane sull’aia si chetò.<br />

- Tanti anni fa, sui monti che ci sono in giro a Torino, un<br />

bambino che era andato con sua nonna a fare castagne nel<br />

bosco si è perso e non è più riuscito a tornare a casa. I suoi<br />

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