careghé - Archivio Storico

- E voi li avete visti?
- Io di persona no. E proprio per questo che parlo. Perché
questi monti li ho girati in lungo e in largo, ma di lupi neanche
l’ombra. Anzi, te ne dirò un’altra. Da queste parti l’ultimo lupo
l’hanno ucciso quando il nonno aveva dodici anni. Partecipò
anche lui alla battuta con il centrale che gli aveva lasciato suo
padre. Da allora non si è mai più sentito parlare di lupi. Una
cosa comunque è certa: anche quando c’erano non hanno mai
attaccato le case come dice il tuo amico, ma se vedevano un
uomo scappavano a rintanarsi nella boscaglia.
- Ma lui queste cose le ha lette nei libri che musse non ne
raccontano. Pensate che questo agosto mi aveva detto che una
sera avremmo visto delle stelle cadere dal cielo e io non ci credevo
e invece quella sera ne abbiamo visto cadere un mucchio
che lasciavano delle scie lunghissime. Un’altra volta mi aveva
detto che dopo qualche giorno la luna sarebbe stata piena e
così è stato. Lui dice che la luna fa muovere anche il mare. E’
vero?
- Io il mare non lo conosco, ma questa proprio non la credo.
La luna fa muovere il mare?! Questa è bella!
- Padre, lo vedremo il mare?
- Te l’ho detto. Forse sì, forse no. Dipende se avranno bi -
sogno di sedie alla Sella. Ma ora basta con questi discorsi, dormiamo,
ché domani ci aspetta una giornata dura. E le ore di
sonno perdute non si recuperano più.
Il ragazzo si tolse le scarpe e si rintanò dentro il sacco che
il padre gli aveva preparato. Era la prima volta che dormiva in
quello strano giaciglio. Ma non ebbe problemi di adatta mento:
la stanchezza si fece sentire. Dopo pochi istanti era immerso
in un sonno profondo e non poté udire uno strano ululato
che giungeva dal bosco. Lo udì Paulin e per lui chiudere
occhio fu davvero difficile. La luna era alta nel cielo.
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