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Michele non si voltò più e percorse il primo tratto di sen -<br />
tiero lungo il pendìo con il groppo alla gola, sudando come se<br />
fosse sotto il solleone. Non rispose neppure alle effusioni del<br />
cane che li aveva seguiti un bel pezzo, cosicché la povera<br />
bestia ad un certo punto tornò indietro sconsolata.<br />
Cominciava ad albeggiare e pian piano le cose stavano ri -<br />
prendendo i loro contorni originali. Michele si sentì più tran -<br />
quillo. Il sentiero ora si snodava dentro un bosco di castagni<br />
secolari. Ce n’erano di tutte le forme e dimensioni: alcuni erano<br />
alti e slanciati, con delle fronde rigogliose, ben ramificate e<br />
cariche di frutti; altri spezzati e contorti, tutto tronco ormai,<br />
con dei radi ciuffetti di foglie sparsi qua e là, ma comunque<br />
resistenti; altri ancora vuoti, concavi e scarnificati, che quasi<br />
non avevano più l’aspetto di un albero, in procinto di diventare<br />
cibo e rifugio per tarme e formiche. Ovunque un tappeto di<br />
ricci e di foglie che crocchiavano sotto i loro piedi. Ce n’erano<br />
castagne per fare le rostite! Certi marroni erano grossi come<br />
prugne delizie e veniva voglia di addentarli bell’e crudi. Ad un<br />
certo punto Michele si fermò dinanzi ad un albero nel cui tronco<br />
si apriva una cavità enorme che sembrava davvero una grotta.<br />
Subito gli tornò alla mente un fatto che il nonno raccontava<br />
spesso, di quando lui e suo fratello furono sorpresi nel<br />
bosco da un violento temporale e trovarono riparo in un tronco<br />
di castagno; ci dovettero passare la notte i due poveretti, ma<br />
il nonno diceva che aveva addirittura dormito da quanto era<br />
comodo e spa zioso quel rifugio di fortuna. Michele avrebbe<br />
voluto chia mare suo pa- dre per farglielo vedere, ma poi desistette,<br />
sa pendo che non era aria quel mattino per discorrere con<br />
lui. Comunque, prima di andarsene, volle provarlo e ci entrò<br />
un attimo, quel tanto che bastava per sentirsi con il nonno<br />
quella notte d’inferno. Lo lasciò a malincuore.<br />
Nel frattempo avevano cominciato a scendere e si sentiva<br />
chiaro a valle il gorgoglio delle acque di un torrente. Michele<br />
non stava più nella pelle: si sporgeva dai tornanti del sentiero<br />
con la speranza di vederlo apparire e addirittura sopravan zava<br />
suo padre per affrettare il viaggio. Man mano che scen devano<br />
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