careghé - Archivio Storico

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tate signore. Ma qui ci comando io e si fa quello che dico io, altrimenti “Aria!” - e accompagnò quest’ultima parola con un gesto plateale della mano - Ma io lo so perché vogliono andare a lavorare laggiù: dormono tutte in uno stanzone, capite? - continuò Baciccia prendendo Paulin per un braccio e avvicinandosi a lui con la testa - Loro dicono che sono solo donne, ma io vorrei ben vedere. Poi ci scappa il bastardino e nessuno ne sa mai niente. - Di bastardi ne sono pieni anche i monti senza andare al Gnocchetto - rispose Paulin un po’ sibillino. Ma Baciccia non era il tipo da afferrare certe cose. - Ah, è vero, è vero. Ma io non vorrei che laggiù le mie figlie, per guadagnare quattro soldi, imparassero a fare la ghinna - Baciccia pronunciò queste parole con ostentazione, perché le sentissero bene tutti. Poi tracannò tutto di un fiato un bicchiere di vino. Le donne stettero zitte. Solo Paulin, dopo un attimo di silenzio, aggiunse: - Chi ce l’ha nel sangue di fare la ghinna lo fa in qualsiasi posto, anche a casa sua. E chi non ce l’ha, sa difendersi anche in mezzo agli uomini. Michele era rimasto colpito dall’astio con cui Baciccia trattava le sue donne, ma si era reso conto che tutti in quella casa lo ripagavano della stessa moneta, anche i figli maschi; che ora lo guardavano con occhi cattivi e chissà cosa gli avrebbero fatto se solo avessero potuto. Sentì borbottare le ragazze, che si erano sedute con la madre sulla panca contro il muro. - Io non vengo più a casa il sabato, me ne resto al Gnoc - chetto .... sono stufa di sentirmi dare della stupida e di es sere trattata come una bestia ..... Lavorare tanto e poi ... - Non dirlo nemmeno per scherzo, ché io voglio che ve - niate a casa ... - Oh, ce ne sono tante che fanno così e stanno tutte be - nissimo .... - Per carità, smettetela, pensate a me e ai vostri fratelli .... - . E la povera donna a stento riusciva a trattenere i sin ghiozzi. 82
Nell’angolo del lavandino la vecchia aveva smesso di pre - gare e ciondolava assopita su una sedia. Ogni tanto il suo volto si contraeva, colpito da spasmi improvvisi, e lei scrol lava la testa come se volesse negare qualcosa. Sembrava quasi che la tensione che c’era in quella casa si scaricasse tutta su quel corpo fragile e rattrappito. 83
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Gianni Repetto CAREGHÉ (Di là dal
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Il. igrande sinteresse, che ha-dest
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Paulin e la moglie
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loga. In parti colare ho insistito
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fiabe piemontesi di Beccaria). Noti
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S. CAPBONELL, Dizionario Frasco log
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le non pareva nemmeno di essere par
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dovevano fare per uscire indenni da
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- Questo agosto. Gli ha ceduto tutt
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suo latte, teneva comunque la testa
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lento, di carnagione chiara e rosso
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- Le facciamo, le facciamo. E vedre
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Paulin e suo figlio andare ran dagi
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Intanto Paulin aveva fatto alzare d
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- E voi li avete visti? - Io di per
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la faccia di Paulin disse: - Volete
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modo goffo, ché li dentro ci si se
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anze, ma neanche una vita normale.
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